Ecco un altro chap sfornato in giornata. Mi dispiace raghe, ma credo che altri capitoli li posterò tra più di 15 giorni,quando tornerò dall'Inghilterra.
Chapter 3
Neumünster era davvero bellissima, ma naturalmente le ragazze parlavano dei negozi.
Già il primo giorno comprarono molte cose. Nessuna delle due aveva problemi di taglia, entrambe avevano un fisico mozzafiato.
Passarono così la loro prima settimana.
-Sam!-
Kia, naturalmente, urlava per la strada. Avevano preso due strade diverse. Una delle due avrebbe trovato un negozio che vendeva abiti a basso prezzo, prima o poi.
-Uhm? Kia che cavolo ti urli! Esiste il cellulare!- Sam, intanto, aveva raggiunto l’amica.
-Ah, si. Vero.-
-Vabbèh, che vuoi?!-
-Ho trovato un negozio da panico!-
-Si, e io ho trovato i Panik!-
Le due ragazze si incamminarono verso il negozio trovato da Kia, mentre ridevano.
-Ah Kia, mi ha chiamato mia madre…ha detto che i miei e i tuoi andranno in Egitto insieme visto che noi siamo qui. Tua madre mi ha detto di dirtelo, perché stavano prendendo l’aereo, e non poteva chiamarti. Hanno deciso tutto all’ultimo minuto-
-Poveri i tuoi! Mi dispiace per loro!-
Arrivarono al negozio, ma prima di entrare Sam si bloccò.
-Che c’è, Sam?-
-Scema ma non hai letto l’insegna?-
-Quale??-
Sam indicò il nome del negozio.
Pimkie.
-E’ lo stesso negozio che c’è a Roma!-
-Si, ma qui costa di meno. Su entriamo-
Alla fine Sam fu costretta a entrare, nonostante odiasse quel negozio. Ma non era così male, almeno quello tedesco.
Passarono un paio d’ore a provarsi abiti, e mentre una era in camerino, l’altra aspettava lì fuori. I tedeschi sono molto scortesi. Entrano senza dire niente.
Cosa che avevano imparato in quella settimana.
Sam era in camerino a provarsi una maglia, e intanto parlava con Kia.
-Kia non mi piace questa maglia!-
-A me si, quindi te la provi!-
-Vabbèh, ma tanto non la compro!-
-Tu provala!-
-Ok…rimani qui fuori!-
Non fece in tempo a finire la frase che Kia si fiondò su uno scaffale pieno di maglie.
-Kia…non mi piace come mi……porca puttana!-
La ragazza era uscita dal camerino con la maglia in mano.
Sei ragazzi strabuzzarono gli occhi vedendo Sam in reggiseno, che si coprì subito con la maglia.
-Uhm…uau! Mi piacciono i negozi da donna!- un ragazzo biondo e basso parlò in tedesco.
-Cosa??- Sam sfoderò il suo inglese, ma non ne sapeva molto.
-No, niente. Piacere, io sono Jan!- il ragazzo che aveva parlato prima le porse una mano, lei la afferrò, mentre con l’altra continuava a coprirsi.
-Io sono Sam. Scusate vado a rivestirmi-
Sam si infilò nel camerino, mentre pensava in che modo avrebbe potuto uccidere Kia.
-Sam?? Sei ancora nel camerino?- era la voce della sua amica.
Sei viva ancora per poco, Kia! Pensò Sam.
Bhè, ora tocca a lei incontrare i Panik!-Si, Kia. Vieni qui!-
-Arrivo- - Oh porca puttana!- A Kia caddero tutti i vestiti che aveva in mano, e fu costretta a reggersi ad uno scaffale per non cadere.
-Si vede lontano un miglio che siete amiche!- un ragazzo con un cappellino, vestito da rapper, se la rideva, mentre raccoglieva i vestiti caduti a Kia.
-Oh no, lascia, li raccolgo io!-
-Tranquilla, pensa a riprenderti! Comunque piacere, sono T:mo!-
-Eh, so chi sei!-
-Ma io non so il tuo nome…- T:mo sfoderò un sorriso dal quale era impossibile distogliere lo sguardo.
-Ehm…io sono Kiara…Kia per gli amici-
-Kia, sei diventata tutta rossa!-
-Sam, ringrazia il cielo che non capiscono l’italiano! Saresti già morta!-
-Oh, ma se vuoi posso dirlo in inglese! Voglio la mia rivincita!-
-per cosaaaa?-
-per cosa?! Mi hai lasciato qui, e quando sono uscita – mezza nuda tra l’altro- me li sono ritrovata davanti!-
Le ragazze sarebbero potute andare avanti per ore, ma David le bloccò.
-Ehm..comunque non ci siamo presentati tutti!-
Così si presentarono.
-Ehi ma…cosa ci fanno sei ragazzi in un negozio da donna??-
-ehm…-
-Ehm cosa, Jan??-
-Stiamo aiutando Jan a cercare un regalo per la sua amata mammina.- si intromise Linke.
-Linke, sta zitto!-
-Ma è la verità-
-Stai zitto!-
Linke si fece da parte.
-Ragazzi, volete una mano?!- quando voleva, Sam sapeva essere molto dolce e gentile.
-Oh siiiii! Grazie mille!- Jan avrebbe pagato milioni, pur di non rovistare tra gli abiti, o peggio ancora biancheria, per una donna 50enne.
-Ehi…-
-Ehi, T:mo! Mi hai spaventata!-
-Scusa Kia!- T:mo aveva una risata favolosa.
-Dovevi dirmi qualcosa?-
-Uhm, no niente. Come mai non sei con gli altri?-
-Potrei farti la stessa domanda…- Kia aveva un sorriso molto malizioso.
-Eheh…Dai sul serio..non aiuti a trovare il regalo?-
-Per questa volta passo..-
-Non ti piace stare in compagnia?-
-Bhè, non sono una ragazza molto socievole…ma comunque in questi giorni sono sempre stata insieme a Sam, e stare un po’ da sola non mi farà male..-
-Oh, allora scusa…ti lascio sola.- T:mo si rabbuiò e fece per andarsene, ma Kia lo trattenne prendendolo per il braccio.
-No tranquillo. Resta pure!-
-Sicura?? Non voglio disturbare!-
-Non mi disturbi affatto..almeno non tu.- Kia scandì le ultime parole e si fece rossa come un peperone, mentre T:mo sorrise.
-Posso offrirti qualcosa da bere?-
-Si, grazie!-
I due si incamminarono verso il bar di fronte, mentre una commessa si avvicinò agli altri ragazzi chiedendo di fare meno chiasso.
Intanto, Sam notò qualcosa di strano nei magnifici occhi di David.
No, non erano i suoi occhi. Era il suo sguardo. Era come guardava lei.
Come se fosse l’unica donna della terra. Perfetta.
Quando Sam si accorse delle occhiatine da parte di David, diventò rossa.
Ma diventò color pomodoro quando lui le si avvicino, lasciando tra i due pochi millimetri.
Lei si fece improvvisamente silenziosa. Ma nessuno sembrò farci caso.
Trovarono il regalo perfetto la madre di Jan dopo un paio d’ore.
Non si accorsero nemmeno che T:mo e Kia erano spariti.
-Mah, quei due non me la raccontano giusta.-
-Secondo me, quei due già si amano. T:mo la guarda in un modo troppo strano, troppo speciale per conoscerla da un paio d’ore. Credo che andranno molto d’accordo!-
-Ehi, Mr. Love! Da quando sei diventato esperto in amore??-
-Caro Linke, devi sapere che io….-
Franky non fece in tempo a finire di parlare, che Sam si mise in mezzo.
-Sisi, come dite voi. E comunque, Kia ha sempre avuto un debole per lui. Ma non ditelo a T:mo! E piuttosto….riportatemi in albergo!-
Juri, che fin’ora era stato in disparte, si avvicinò a lei.
-Guido io!-
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Allora? Che ne dite?
A voi i commenti!
