| uuuuu ecchime qua con la continua XD ----------------------- Vide davanti a lui quel sorriso che per due anni lo svegliava e lo addormentava... un disgustoso ricordo dopo tutto quello che aveva passato, avrebbe preferito vomitarle addosso... ma qualcosa lo bloccava... i suoi occhi marroni lo guardavano in una maniera così intensa da risucchiargli le forze... si sentiva come schiavo di quello sguardo... Elisa gli tolse la mano dalla spalla ormai sicura che non gli sarebbe scappato un’altra volta... con la mano si spostò i capelli ondulati dal collo e passò all’azione... “che cos’hai?” “che cos’ho? Che significa?” “si sai... ti ricordavo diverso... quando mi vedevi per strada eri sempre felice... mi venivi addosso e mi abbracciavi e mi baciavi... me lo ricordo benissimo... può essere che non te lo ricordi tu?” era sicura di averlo colpito netto nel cuore... non poteva mica dimenticare quei giorni passati insieme, non era da lui dimenticare così facilmente una persona... “sai... non ci sei solo tu nella mia vita... ho altre cose a cui pensare, altre cose da sbrigare... quello che è successo è passato e non ritornerà... mi dispiace” sussurrò l’ultima frase sperando che non avesse sentito... “ma se ti dispiace, se è PASSATO, perché non possiamo tornare almeno amici? Ci tengo a te...” disse Elisa con gli occhi lucidi... sperando che David cadesse nell’inganno... David strinse gli occhi ad una fessura, forse per evitare che vedesse la rabbia che li riempiva, per l’ennesima volta cercava di prendersi gioco di lui... ma questa volta era pronto a proteggersi “Elisa, tu non ti rendi conto... hai tradito la mia fiducia e con essa la mia amicizia... perciò te lo dico per l’ultima volta, sparisci... e subito anche... sparisci dalla mia vista, dalla mia vita... non sei degna di qualcuno che ti ami davvero” nonostante la rabbia che lo avvolgeva aveva un tono calmo e sereno... nonostante le parole pungenti, rimase li, immobile davanti ad Elisa... “cosa?!?! E chi meriterebbe il tuo amore?? Quella bambinetta che ti porti a spasso? Siete ridicoli!! E tu sei pazzo!! Non ti rendi conto neanche di quello che fai!! E ti giuro che ti farò pentire di questo!” “io non ho niente di cui pentirmi eccetto il fatto di aver amato una prostituta!” e dopo aver sigillato quelle parole nelle sue labbra, si diresse verso la macchina e la accese... quando accanto si ritrovò Elisa... “allora non ci siamo capiti?!? Devi andartene!!! SUBITO!!! VATTENE DALLA MIA VITA CAZZO NON TI VOGLIO VED...” non gli lasciò neanche il tempo di finire la frase che Elisa lo afferrò per la testa e lo baciò intensamente... David sgranò gli occhi per un attimo, poi li chiuse lentamente cominciando a seguire il lento movimento, poi sempre più veloce, della bocca di Elisa... era così piena di desiderio che lui non riuscì a resistere... le forze lo abbandonarono completamente... finché dopo qualche minuto Elisa si staccò soddisfatta pulendosi la bocca con la manica, come se avesse appena gustato un gelato... David rimase per un attimo con gli occhi chiusi, per poi riaprirli e portare gli occhi al cielo... “vedi? Tu vuoi me, non lei...” sussurrò Elisa soddisfatta... David strinse gli occhi ormai rassegnato... “portami a casa...” gli disse Elisa... era inutile far finta di non ricordare... lui guardò torvo la strada e mise in moto la macchina... arrivati davanti casa sua Elisa gli chiese di aiutarla a salire le borse della spesa... David acconsentì... entrò nella casa e poggiò le borse a terra... quella casa... riusciva ancora a rivedere le volte passate con lei... sdraiati sul divano... sul tavolo della cucina, sulla lavatrice... solo ora se ne rendeva conto che in effetti era solo quello che le importava... non lui, o il suo amore... era la semplice scopatina quotidiana quello che le mancava... un sentimento di rancore lo avvolse completamente... riusciva ancora a sentire il suo profumo... così vicino, così forte... troppo forte... era come se lei fosse li vicino... improvvisamente delle mani gli attraversarono il ventre, sotto la maglietta per poi arrivare ai pettorali... Elisa gli tolse la maglietta... lui si sentiva così incredibilmente impotente... non riusciva a fare nessun movimento eccetto respirare... sentì le sue labbra sulla sua schiena e cercò di resistere convinto che quell’incubo sarebbe ricominciato... tutto come le altre volte, si ritrovarono in un letto... lei spingeva forte... il piacere pieno di un’incontenibile desiderio... continuavano a respirare affannosamente... e lei spingeva sempre più forte... mentre che i suoi muscoli si contraevano dal piacere, le lacrime facevano forza negli occhi per poi percorrergli il viso... la bocca spalancata, il respiro mozzato... sentiva il letto ondeggiare sotto di lui... avrebbe voluto che quella tortura finisse subito... ma lei sembrava essere più forte di lui... il suo desiderio era troppo forte... e lui era troppo debole... arrivò il momento in cui il piacere si fece più intenso... troppo intenso... tutto in un attimo... lanciò un urlo misto tra dolore e piacere... e tutto in un attimo finì... si ritrovò a fissare il tetto... il condizionatore che girava lentamente... lui la fissava... i suoi occhi ormai rossi e pieni di lacrime per l’ennesima volta la guardavano, fissi quasi impauriti... come se da un momento all’altro la tortura dovesse ricominciare... lei uno sguardo malizioso e soddisfatto... “non hai neanche cercato di resistere... infondo tu mi vuoi ancora... e lo sai bene” gli sussurrò Elisa all’orecchio... David aveva gli occhi spalancati... non voleva che succedesse un’altra volta... voleva che se ne andasse e basta... era così difficile capirlo?? Perché non poteva rassegnarsi? Lui ora aveva Elisa, e basta non ne voleva un’altra... ma soprattutto non voleva lei... voleva ritornare a casa... lei lo baciò di nuovo... le labbra ora umide di sudore... cercò di resistere e si staccò... si girò dall’altra parte per cercare di scendere dal letto e scappare il più velocemente possibile... ma lei lo bloccò... sempre la stessa spalla... si girò “cosa vuoi?” disse a denti stretti “non ti basta esserti divertita con me??” “no... ora voglio te” “ragazza!! Ma sei stupida??? Mi senti quando parlo?” “no” disse Elisa ridendo... “però ti ho sentito godere...” “smettila!! Cosa vuoi da me? Ansi no!! Non me lo dire, lo so già... e sai cosa voglio io?? Voglio andarmene!” David fece per alzarsi, si mise gli jeans e si avviò verso la porta “no no... tu dove credi di andare?!” lo afferrò per la gola, David indietreggiò... “tu resti qui con me...” “lasciami...” sibilò David... e con una presa altrettanto forte le afferrò il braccio che lo stringeva al collo e la scagliò a terra “basta ora...” si prese la maglietta e se n’è andò... a passi pesanti verso la macchina... non ne poteva più... prima Elisa, poi Timo, poi di nuovo Elisa... che cosa gli sarebbe successo ancora?? Aveva voglia di vivere una giornata normale, senza imprevisti, niente... solo lui e lei... si aveva voglia di stare con lei... di passare giornate intere come quella mattina... sorrise al ricordo di quella giornata, mentre una piccola lacrima si tuffava nelle sue labbra rosse, tra i denti bianchi, nella sua lingua... lacrime amare tanto quanto il ricordo di quella giornata... perché deve sempre rovinare tutto?? ‘non importa... ora ci sarà Elisa a casa ad aspettarmi... andrà tutto apposto... si... come no’ arriva a casa esausto, posa le borse della spesa a terra e fa per andarsene “mi! Tutto questo tempo e hai comprato solo questo” “c’era folla...” mentì David in un sussurro... non aveva intenzione di parlare con nessuno, aveva bisogno di stare solo... Timo si accorse che aveva qualcosa che non andava e gli corse incontro nella sua stanza... David si sedette nel letto e stette in silenzio per un po’ di tempo con le mani sul viso “David... cos’è successo?” “niente... ho mal di testa... voglio dormire” rispose con un grande sforzo, la voce rauca... “ok...”disse Timo rendendosi conto che non era il momento giusto per parlarne... e uscì fuori dalla camera... nel frattempo Elisa uscì dal bagno, aveva ascoltato un po’ la discussione, e cominciava a capirci meno di prima... si avvicinò a quello stesso ragazzo che fino a mezza giornata fa le sorrideva e la coccolava dolcemente... si sedette accanto a lui, che sussultò all’improvviso “ely... scusa sto poco bene...” “me n’ero accorta” annuì Elisa “ma non è per il mal di testa... vero?” David rimase con gli occhi sospesi per un attimo ‘dovrei dirglielo? Certo capirebbe... no non glielo dico... cosa penserebbe? Mi lascio andare così dopo averle promesso che l’avrei respinta?? Ma lei capirebbe... o no?’ “c’entra Elisa vero?” David si sentì come colpito con un pugnale, come lo sa?? Come?? “ehm... s – si...” “cos’è successo?” lei lo guardava troppo intensamente, come se guardandola anche lui lo avrebbe letto nel pensiero... ormai aveva capito tutto, se lo sentiva, tanto valeva sfogarsi... “era al supermercato... e continuava a ripetermi che mi rivoleva con se...” “e...?” David ebbe un blocco... era il caso di dirle che era stato a letto con lei? Se la sarebbe presa? “dimmelo...” disse Elisa con voce tremante ma allo stesso tempo sicura... David la guardò per poi passare a fissare il pavimento “ecco... abbiamo fatto l’amore...” Elisa si irrigidì immediatamente a quelle parole... come se fosse entrata in una cella frigorifera, si era congelata completamente... “ma... ma contro la mia volontà! Ti giuro che non l’avrei mai fatto...” disse David rendendosi conto della situazione... “ahm... ok... ok si... hai ragione” rispose Elisa cercando di non dare a vedere i suoi sentimenti... stava male al pensiero che David possa aver provato qualcosa con la sua ex, anche se senza volerlo, per questo sapeva che non doveva prendersela... ma qualcosa continuava a farle pensa che in effetti lui aveva bisogno di qualcuna più grande... che lei fosse troppo piccola, e che la storia sarebbe stata destinata a finire a breve... lo sentiva... lo sapeva... era solo un sogno... e come tutti i sogni ha una fine... David cercò di tranquillizzarla e la strinse a se... non voleva perderla ora che finalmente la poteva stringere a se senza pudore... non voleva che la sua unica speranza se ne andasse... si rendeva conto di quanto fosse piccola per lui ma dava poca importanza a questo... per ora voleva godersela... voleva abbracciarla e stringerla a se... poter sentire il suo calore, finché la sua vita glielo avesse concesso... sentiva che sarebbe stata più che importante per lui... o forse era solo una sensazione... non era la prima volta che la provava e rimaneva a mani vuote... ma questa volta era diverso... se lo sentiva “Elisa non lasciarmi” “no” sussurrò lei... sperando che bastasse quella sillaba per farglielo capire... a volte bastano poche parole... e lei sperava che questa volta fosse una di quelle... il solito silenzio che faceva da sfondo ma nessun bacio, nessuna parola... solo silenzio... e il calore delle sue braccia che la avvolgevano... le braccia di un uomo ormai maturo... e tra di esse una ragazzina, così piccola e ingenua... “scusami per quello che ho fatto...” sussurrò David all’orecchio di Elisa “no... non è stata colpa tua... è tutta colpa di quella troia” David rise piano “già hai ragione... è solo una troia...” ----------------------- hihi spero vi piaccia XD
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