Lookin' For My Angel, in cerca del mia angelo

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°3§::.aL ShaMs!.::§§°
view post Posted on 4/9/2008, 08:58




ragazzeeeeeeeeee
un saluto dalla vostra inviata in francia...
SPOILER (click to view)
oh mi sono già innamorata 6543 volte...è pieno di ragazzotti alti, magri e di coloreeeee ^^

scusate se ancora non si è postato ma prima o poi arriva ok?

bisoussssssss
 
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***LiNkE's MINE!***
view post Posted on 4/9/2008, 09:02




lùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùù! ciao tesò! come se sta en France??????

kussen!!!!!!

SPOILER (click to view)
comunque si prima o poi il chap arriva XD
 
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.NightMare*
view post Posted on 4/9/2008, 19:22




Speriamo più prima che poi xD
 
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***LiNkE's MINE!***
view post Posted on 5/9/2008, 09:22




ihihi sto buttando giù!
 
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***LiNkE's MINE!***
view post Posted on 21/9/2008, 15:24




ragtaze sono a buon punto con il secondo chap!
l'ho tralasciato un poco con linizio della scuola, scusate!^^
 
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frankye93
view post Posted on 22/9/2008, 13:43




*_______________*
Vai Giòòòòòòòò
:lol:
Io invece sono bloccata
ç.ç
 
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SwikeeChri;
view post Posted on 22/9/2008, 14:13




CITAZIONE (frankye93 @ 22/9/2008, 14:43)
Io invece sono bloccata
ç.ç

Io pure .___.°

Giò! °w° Muoio d'impazienza. xDD
 
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***LiNkE's MINE!***
view post Posted on 22/9/2008, 15:08




non vipreoocupate.
fra poco ritorno xD
 
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***LiNkE's MINE!***
view post Posted on 1/10/2008, 13:33




Eccomi qua, con un mese di ritardo ma eccomi qua!
SPOILER (click to view)
prima devo avere il consenso della socia xD


Lena si fece largo tra le persone, in cerca di Aliçe, ancora con la testa fra le nuvole. Quel bacio così intenso, quel ragazzo…oddio. Lo riconobbe. Lo aveva visto nella moltitudine di poster at taccati in camera di sua cugina Gwen, a Berlino…si ricordava molto bene…erano in camera sua, lei le stava indicando un poster in particolare… ‘In assoluto la band che spacca di più, Nu Metal allo stato puro’ le aveva detto Gwen entusiasta. Lena sorrise. Guardò meglio il poster. Al centro, sei ragazzi. Uno in particolare attirò la sua attenzione. Bello, carnagione di luna e due occhi azzurrissimi come l’oceano, una chioma di capelli lisci e corvini, un mezzo sorriso, malizioso, da seduttore. Lena sbarrò gli occhi. Dio, quant’è bello. Bellissimo. Sembrava dirle: vieni, sono qui per te. Si voltò verso la cugina. ‘E questo…chi sarebbe?’ le chiese additando il giovane. Gwen ghignò. ‘Ah, è Linke…il bassista. Mica male eh?’
E già, pensò. Lo guardò un’ultima volta, poi tornò a parlare con Gwen.

In quel momento nella sua testa viaggiavano solo due parole.
Christian Linke.
Panik.
La colse una fitta al cuore. Lui…l’aveva baciata, le aveva accarezzato i fianchi, lui la voleva, bastava guardare il modo di fare avido per capirlo… le aveva sussurrato “sei bellissima” guardandola con un’intensità che solo un innamorato possiede…la stava per baciare ancora. Poteva avvertire la morbidezza di quelle labbra che aveva tanto bramato…
Rabbrividì.
Non potè farne a meno. Questa si che è una di quelle serate che non si dimenticano tanto facilmente…Tutto questo mi ha dato alla testa, ho bisogno di una birra…Avanzò verso il bar. Si fermò un attimo per voltarsi. Lui era ancora là, in angolo, appoggiato a quel muro, con un’espressione sorpresa in volto…Sorrise tra sé e sé. Poteva distinguere tra tutti la sua figura. Riprese a camminare.
“AHIA!!!”
Un giovane le piombò addosso, facendola barcollare e poi cadere. Gemette per il dolore. Il peso del ragazzo la stava schiacciando. “Aiuuu…”mugolò, cercando di muoversi.
Un ragazzo muscoloso, alto e dai lunghi capelli biondi afferrò per le braccia il ragazzo in modo che Lena potesse rialzarsi. Boccheggiò. La vista della ragazza rimase un po’ offuscata, ma poi mise a fuoco bene e sbarrò gli occhi. Impossibile…dopo il bassista, ecco anche il batterista.
“Scusa, ma era un po’ brillo, capisci, scusa ancora” balbettò dispiaciuto.
“Ah no fa niente, capisco, non ti preoccupare…”gli rispose sorridendo Lena. Come non farlo? Festa da urlo, bocca a bocca con Linke, e adesso c’è tutto il resto della band nel locale.
Il ragazzo passò una mano sui capelli. “Comunque piacere Juri, non so se hai mai sentito dei…”
“Panik” disse tutto d’un fiato Lena. “Siete una delle mie band preferite in assoluto!”
Juri sorrise. “Bene! Un’altra fan…ci piace molto interagire con loro”disse. Una figura diafana si avvicinò al ragazzo. Lena fu sul punto di starnazzare a terra. “Oh, ciao!” la salutò allegramente il ragazzo, agitando la mano, aprendosi in un bellissimo sorriso. “Sei una fan? Piacere, David! Sono felice che abbiamo tanti fan anche qui in Italia…”
Lena stava preparandosi a svenire. Oddio, quello era David Bonk…non mise tanto a riconoscere i lineamenti…ed il sorriso…gli occhi, così vispi e seduttori…
“Scusa” Lena si sentì toccare il braccio. “Scusa, io sono Franky, anche se credo che tu mi conosca già” ridacchiò. Risero. “Volevamo invitarti al nostro tavolo ed offrirti da bere, sai, per scusarci di quell’incoveniente.”
“Ma mica centriamo noi!” esclamò il rapper, che intanto era sparito un attimo per posare la videocamera– Lena stava per avere un’attacco di svenimento acuto- “Sei tu che hai fatto la capella.” Si rivolse alla ragazza. “Piacere, Timo” si presentò. Strinsero la mano.
“Però ragazzi, che maleducati siamo” borbottò David, mettendosi le mani sui fianchi, guardando in basso. “Non abbiamo nemmeno chiesto come si chiama…”
“Lena, io mi chiamo Lena” rispose lei. Dentro era tutta un fuoco d’arteficio, pronto ad esplodere.
“Benissimo Lena!” esclamò contento Juri. “Andiamo al tavolo, offriamo noi…”
Lei annuì contenta. Indietreggiò di un passo, per scansare una coppia che ballava senza sosta, e si accorse di un corpo caldo appoggiato dietro la sua schiena. Sussultò.
“Ops, scusami, non volevo.” Una voce sinceramente dispiaciuta, lenta ma scherzosa, la fece voltare. Un ragazzo, non molto alto, anch’egli con un paio di occhi azzurri, biondo, un capellino Adidas sul capo, un sorriso di cortesia in volto. “Ehi, io sono Jan…molto piacere!” disse poggiandogli una mano sulla spalla. Lena avvampò. Che le succedeva?
“Andiamo, gli altri sono già avanti…”
Camminarono fino al tavolo, dove ad aspettarli c’erano gia gli altri…e lui.
“Ehilà ragazzi!” esclamò David, senza smettere di leggere il listino. “Ah,e Chris…lei è Lena, è una nostra fan…conosciuta dopo un piccolo incidente!” Linke parve risvegliarsi, alzò un sopracciglio malizioso. “Si, l’ho vista…prima in pista da ballo. Abbiamo…abbiamo ballato insieme.” Scosse il ciuffo con fare sensuale. Fosse solo quello, pensò Lena trasognata, ripensando alle sue labbra premute sulle sue ed ai baci intensissimi che si erano scambiati in quell’angolo del locale. Le sue mani sui fianchi. Rabbrivì per l’ennesima volta. Linke se ne accorse. Abbassò il capo e sorrise compiaciuto.
“Ooookay, che ne dite di ordinare?” propose Jan, notando l’espressione non tanto rassicurante dell’amico. Era cosi tremendamente… spavaldo certe volte. O forse spavaldo era poco? Scacciò di mente il pensiero. “Ma prima…” scostò la sedia all’indietro. “Prego, prima tu” disse, guardando negli occhi Lena, che strabuzzò gli occhi stupefatta. Linke fece lo stesso. “Io?” Il deejay sorrise. “Una fan è una fan”. Lena ricambiò il sorriso. Jan sentì lo stomaco chiudersi come in una morsa... Lei, imbarazzata, distolse lo sguardo e si mise a sedere. Jan e David le si sedettero accanto. Una sensazione di fastidio s’impadronì delle viscere del bassista. Si limitò a guardare storto Jan. E a fissare insistentemente lei, come se la telepatia fosse in grado di distoglierlo da lui.
“Ordina ciò che vuoi Lena” disse Jan sempre sorridendo, mentre quella senzazione allo stomaco non ne voleva sapere di andarsene.“Proverò a dirlo in italiano alla cameriera” aggiunse poi sicuro. Linke era lì li per scagliargli in testa un boccale di birra, rosso in viso. Lei era solo sua. Solo sua. Solo sua.
“Uh, che gentiluomo!” esclamò Juri. L’amico gli rispose con una piccola gomitata. David si alzò in piedi.
“Ecco una cameriera, aspettate che la chiamo….camerieraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!” con un accento pessimissimo che faceva invidia al suo bisnonno.
“David, per piacere” brontolò Timo.

“Ecco, e cosi Davi ha preso la chitarra e l’ha spaccata con soli tre colpi!” ululò visibilmente brillo Franky. “Era incazzato *hik* poverino!”
“Avevo sbagliato” si difese il chitarrista, sorseggiando un po’ di vodka.
“Avevo sbagliato” lo scimmiottò Juri. “Finchè sei cosi impacciato certo che sbagli!”
“Senti tu, non darmi tante lezioni di vita ok?” ribattè visibilmente irritato. Odiava le osservazioni in pubblico. Odiava la sua goffaggine. Con tutte quelle cadute dagli sci, le risate…come non poteva non esserlo? Tornò alla sua vodka, nascondendosi il viso con i capelli.
“Piuttosto di come si mangia, a forza di farti fuori un sacchetto al giorno di biscotti al burro ti stai gonfiando.”
“Ragazzi, ha parlato il boss!” sbottò per tutta risposta.
“Lena,vuoi da bere?” le chiese Jan, prendendo la bottiglia di Beks. Linke scattò come una molla. Ancora quel fastidio. Grugnì. E’ questo che vuole? Portargliela via?
“Ma si, grazie” rispose lei “che sarà mai un altro bicchiere…”
“Già, che sarà mai” borbottò sottovoce Linke, tirando nervosamente un laccio della felpa. Jan gli lanciò un’occhiata, a metà tra il confuso ed il preoccupato. Linke lo ignorò. Rivolse solo un sorriso a lei.
Lena allungò il bicchiere a Jan che le versò della birra. “Grazie Jan” lo ringraziò prima di posare le labbra sul bicchiere.
“Ma di che?”disse lui allegro.
Finchè beveva, riflettè un attimo sul comportamento dei due ragazzi. Jan è attento, dolce e carino…al contrario, Linke è una ventosa, è troppo rozzo e irruento…in tutta sincerità, credeva di vomitare da quando le aveva infilato la lingua in gola, o meglio, in trachea. Diede un’occhiata veloce ai due. Il primo stava scherzano con il resto della band su un fatto avvenuto a Stoccarda, mentre il secondo…beh…era lì lì per scoppiare, era paonazzo, si stava rosicchiando le unghie nervosamente. Troppo nervosamente. Accompagnati da grugniti ben udibili. Quando ebbe finito posò il bicchiere sul tavolo. “Senti”si sentì dire “potresti venire un secondo?” le chiese Linke, guardandola negli occhi.
“Ok” rispose lei. Non doveva essere niente di grave, o cosi almeno sperava…
La prese per mano – il ragazzo sussultò di nuovo e arrossì di botto – e la portò in una delle toilette. La prese per le spalle. “Ma che, ti piace Jan??!! Prima mi baci cosi e poi fai la cretina con lui???!” Lena lo guardò stupita. Allora lui è lì che rosica, pensò compiaciuta. Non disse niente. Si limitò solo a sorridere.
“Allora?” sibilò spazientito Linke. Le prese Il mento con due dita. Si avvicinò pericolosamente al suo volto. “Non vuoi me?” le sussurrò ad un soffio delle labbra. “Non ami me?”
Lena rimase immobile per qualche secondo. Catturò i suoi occhi di cristallo con i suoi. Le si mozzò il fiato. Osservò i lineamenti e la pelle splendente...le labbra socchiuse…la sua bellezza cosi dannata…Certo… come non poteva non amarlo? Ma non ne era del tutto sicura. E’ cosi rozzo, voglioso…mentre lui…Jan…Riuscì a staccarsi dalla sua presa.
“E’ meglio andare, non credi? Gli altri si staranno allarmando.”
Linke respinse il volto di Lena e fece qualche passo indietro, visibilmente deluso. “O…ok. Allora…allora andiamo.” Si voltò per uscire. “Ti raggiungo subito.” Il ragazzo se ne andò sbattendo la porta. Ma lei non poteva rivelargli che era rimasta senza fiato solamente guardandolo negli occhi. E che a vederlo cosi…ci rimase male.


Linke si sedette al tavolo, afferrando la sedia con astio e sedendosi scattosamente. Gli altrri lo guardarono preoccupato. “Ehi, tutto a posto?”
“No” ringhiò quello per tutta risposta, incrociando le braccia. Ma com’era possibile? Possibile che a Lena piacesse proprio lui, Jan Werner? Hai visto come si guardavano….come può paragonarsi a lui, lui che è Christian Linke? Bello, alto e di una bellezza talmente diafana capace di illuminare una stanza solamente appoggiando un piede sulla soglia. Rivolse un’ultima occhiata all’amico. Come poteva piacergli? si ripetè. Basso quasi come un nano, un sorriso sghembo e dei capelli che a suo parere facevano invidia alla sua vecchia zia. Niente in confronto con la sua chioma liscia, lunga e corvina.
Si passò una mano tra i capelli per esserne sicuro. Nel frattempo arrivò Lena.
“Ah.” Brontolò lui sottovoce, ancora stizzito dalla sua reazione prima nelle toilette.

“Bene, questo è il numero e su richiesta di David, ho salvato anche il suo”disse Jan restituendo il cellulare alla ragazza, dopo aver pigiato alcuni tasti. Linke si girò verso Jan. Adesso pure il numero gli da! E anche quello di David, tanto per cambiare! “Che cosa?”sussurrò sconcertato. L’altro fece spallucce, alzando un soppraciglio.
“Ok, aspettate che do il mio allora” Lena prese il cellulare dalle mani del deejay. Erano tiepide, piacevolmente tiepide. Lui alzò lo sguardo. Si ricolsero una rapida occhiata, perché entrambe abbassarono i volti arrossendo. Se non fosse stato per Juri a quest’ora ci sarebbe stata un’animata lotta Linke contro Jan,accompagnata dalle risate sguainate di Franky ormai sbronzo.
Un leggero vibrò avvisò Lena che era arrivato un messaggio da Aliçe. ‘Dove sei? Sei finita giù per il buco del cesso?’
“Ragazzi” disse alzandosi in piedi “grazie per la serata, mi sono divertita molto! Ma ora – ehm- devo andare…sennò mi scambiano per morta.” Rivolse un sorriso a tutti.
“Ok, no problem! Spero ci rincontreremo.” disse Timo.
“Si *hik* ma certo!” singhiozzò Franky, trangugiando il nono bicchiere di birra. Spalancò la bocca e cacciò un rutto tremendo. Linke fece una smorfia disgustato, parandosi con una mano, come per nascondersi da lui. Ma in realtà nascondeva ben altro disgusto.
“Bene!”ridacchiò Juri, dando una pacca fraterna sulla schiena del cantante, che si guardava intorno trasognato “A presto, buon proseguimento serata!”
“Grazie mille, anche a voi, speriamo che altre occasioni così capitino molte altre volte.” Infilò il cellulare in tasca a si avviò verso il proprio tavolo, rivolgendo un ultimo saluto a tutti quanti. Poi all’improvviso si ricordò. “Ciao Linke” lo salutò. Quello alzò il capo e increspò le labbra in un mezzo sorriso.

“Ohe, Lena, cazzo eri finita?” gridò Aliçe andandole incontro e prendendola sottobraccio, non appena lei si fu avvicinata alla tavolata. “Qui ci manca la festeggiata…mica può prendere il tuo posto Michael!” e indicò un ragazzo seduto a capotavola con una parrucca castana in testa.
Lena rise di gusto. “Sapessi…”



“Ali, grazie di tutto, è stata la sera più bella della mia vita!” esclamò Lena abbracciandola. In tutto…pensò sorridendo. “Ti adoro!” Aliçe ricambiò l’abbraccio. “Ma di che piccola? Ora andiamo a casa che sennò domani non reggo” frugò nella borsetta in cerca delle chiavi. “Merda, le ho lasciate sul tavolo…aspettami qui che torno subito.”
Lena salutò e ringraziò gli ultimi invitati che se ne stavano andando e si sedette su una delle panchine fuori dal locale, lasciando che una brezza sbarazzina e primaverile le scompigliasse i capelli. “Oh eccomi, per fortuna la barwoman le ha tenute in parte”esclamò Aliçe. “Andiamo valà.”
Lena si alzò e la prese per mano. Una voce maschile riecheggiò nell’aria gridando il suo nome.
“Ehi! Tu! Lena!!”
Si voltò e sbarrò gli occhi. Non ci posso credere…ancora lui. Linke le stava venendo in contro agitando una mano che stringeva a sua volta qualcosa.
“Si?” disse quando il ragazzo le si avvicinò. Aliçe rimase a bocca aperta. “Lo conosc...” Lena annuì freneticamente il capo, guardando in basso, mentre l’imbarazzo prese sopravvento su di lei. “Oh…beh allora vi lascio da soli, mi sono scordata di aver lasciato un’altra…cosa.” Di filata sparì di nuovo dentro il locale.
Grazie Ali, pensò Lena. “Beh, bisogno?” chiese rivolgendosi a Linke con cortesia. Lui le prese una mano e le mise qualcosa. Un minuscolo foglietto ripiegato almeno tre volte. “Questo è il mio numero…chiamami se ti va” disse in un soffio. Azzardò un gesto: le scostò una ciocca di capelli dal viso. Era peggio della cocaina. Non poteva farne a meno. “Ecco…mi daresti il tuo?”
Lena si sentì avvampare, ma esercitò su di lei autocontrollo. Sorrise. Ci pensò un po’ su. Perché no? In fondo… Anche lei azzardò un gesto: infilò una mano nella tasca pantaloni di lui e ne estrasse il suo Sony Ericson. Pigiò dei tasti e glielo mise in mano. “Fatto.” Linke non riusciva a staccarle gli occhi di dosso. Era troppo bella. Era magnifica. Gli aveva addirittura preso il cellulare dalla tasca dei jeans sfiorandogli la gamba, pensò compiaciuto. In fondo dovrei mettermi più spesso dei jeans leggeri. “Allora…ci sentiamo” disse lei. “Si” rispose lui catturato dal suo sguardo. “Ci sentiamo.”
Lena si allontanò con Aliçe che nel frattempo era tornata, salutandolo da dietro con la mano, lasciandolo spiazzato. “Yeaaaaaaaaaaah! Chi è il migliore quaaa?” esultò alzando le braccia, mentre la macchina si allontava, facendo scivolare una lisca di pesce dalla bocca di un povero gatto randagio, che con un balzo salì sopra ad un bidone dell’immondizia soffiando contro il ragazzo che rise divertito. “Qui ci vuole un’altra bella vodka.” E entrò nel locale, non smettendo di pensare a lei, a lei e solo a lei.



 
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SwikeeChri;
view post Posted on 1/10/2008, 13:53




Woho *-* Che capitolone. xD
Complimenti, dear, davvero bella. *_*

E sì, io tifo per Jan. u_____________u
 
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{ SnowWhiteQueen~
view post Posted on 1/10/2008, 14:14




CITAZIONE
“Ecco, e cosi Davi ha preso la chitarra e l’ha spaccata con soli tre colpi!” ululò visibilmente brillo Franky. “Era incazzato *hik* poverino!”
“Avevo sbagliato” si difese il chitarrista, sorseggiando un po’ di vodka.
“Avevo sbagliato” lo scimmiottò Juri. “Finchè sei cosi impacciato certo che sbagli!”
“Senti tu, non darmi tante lezioni di vita ok?” ribattè visibilmente irritato. Odiava le osservazioni in pubblico. Odiava la sua goffaggine. Con tutte quelle cadute dagli sci, le risate…come non poteva non esserlo? Tornò alla sua vodka, nascondendosi il viso con i capelli.
“Piuttosto di come si mangia, a forza di farti fuori un sacchetto al giorno di biscotti al burro ti stai gonfiando.”
“Ragazzi, ha parlato il boss!” sbottò per tutta risposta.

mah u.u se non mangia carne allora che deve mangiare zcuza?????
già che è mingherlino di suo u.u
mah... *povero povero povero poveroooo*
CITAZIONE
mentre il secondo…beh…era lì lì per scoppiare, era paonazzo, si stava rosicchiando le unghie nervosamente.

ed ecco Linke, una pentola a pressione con il fumo che gli esce dalle orecchie... una macchina divoratrice di unghie!!!!!
CITAZIONE
facendo scivolare una lisca di pesce dalla bocca di un povero gatto randagio, che con un balzo salì sopra ad un bidone dell’immondizia soffiando contro il ragazzo che rise divertito.

huahuahuahaaaa :laugh: quel povero gattoXDXDXD ma che c'entra il gattinoooo???? XDXDXD

bellissima giò!!! continua presto ^^
 
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***LiNkE's MINE!***
view post Posted on 1/10/2008, 14:31




Grazie Ale^^
SPOILER (click to view)
[SPOILER]linke pentola a pressioneeeeeeeeeeee ahahahhaha *si scompiscia*
[/SPOILER]

adesso mi metterò in azione x il terzo chap, si farannp più...come dire.... :shifty:
grazie chri^^
 
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SwikeeChri;
view post Posted on 1/10/2008, 14:59




CITAZIONE (***LiNkE's MINE!*** @ 1/10/2008, 15:31)
adesso mi metterò in azione x il terzo chap, si farannp più...come dire.... :shifty:

Giò, mi inquieti. XDDDD
 
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***LiNkE's MINE!***
view post Posted on 1/10/2008, 15:04




uuuuuu non ce da preoocuparsi...*sghignazza*
 
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°3§::.aL ShaMs!.::§§°
view post Posted on 1/10/2008, 15:38




nooooo
non preoccupateviiiii
SPOILER (click to view)
me ride....mente maleficaaaaaaaaa
mitica la giorgia, si si
la quoto per default ^^


spero vi piaccia sta ff...^^
 
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52 replies since 30/8/2008, 20:43   684 views
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