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CAPITOLO 2 - UN INCUBO
Una stanza. Stavolta nera. Lucida. Elegante. Camminavo piano, quasi per non sentire l’eco dei miei passi che risuonava nella stanza vuota. Continuavo a guardarmi attorno, disorientata più che mai. Ma dove e come c’ero finita qua? Proprio non lo sapevo…come può essere, la così spavalda Engel si sente sola, persa e per di più disorientata? sibilò con odio una voce. Mi bloccai, sentendo il corpo tremare e gli occhi bruciare. Proseguo. Era inquietante quella stanza, così grande, così vuota. Rabbrividisco ma vado avanti, intenzionata a capirci qualcosa. Questo posto non è per te, fidati aggiunge la voce. Non ci badai e continuai a camminare. A vuoto. Finchè non mi trovai di fronte ad una porta. Posai la mano sulla maniglia d’oro freddo ad aprii la porta lentamente. Una melodia di pianoforte si diffuse nell'enorme stanza. Una specie di ninna nanna. La ragazza seduta con la schiena eretta suonava il pianoforte con abilità e maestria; le dita pallide e lunghe si muovevano con estrema abilità sui tasti del pianoforte. Ogni nota rimbomabava vuota e sinistra nell'aria.I lunghi capelli color dell’ebano le ricadevano dritti sulle spalle. Un’uomo, vestito di nero, dalla bellezza eterea stava seduto accanto a lei. Ero incantata. La melodia era bellissima. Ad ogni nota che suonava, l’emozione aumentava. Mi nascosi per bene dietro la porta. Mi sporsi un po’ di più per osservare meglio. All’improvviso sentii l’equilibrio cedere…per poi cadere. La nota all’improvvisò si spezzò. E anche il mio respiro. Lentamente, la ragazza si voltò. Rimasi paralizzata dal suo sguardo freddo e severo. Respiravo a fatica, stavolta sì... impaurita. Persa. Sola. -Papà- si rivolse a lui la ragazza con tono impassibile, freddo.. – Lei non ha un padre.- Avrei avuto anche la forza di protestare se non fosse stato per il nodo formatisi nella mia gola al suono di quella frase. Tu non hai un padre, tu non hai un padre, tu non ce l’hai, no… Prima che i due potessero aggiungere altro, mi rialzai in fretta e me ne andai…con l’eco di quelle parole martellanti nella testa. Una figura incappucciata mi si parò davanti, scoprì le mani di ghiaccio e mi spinse all’indietro. Congiunse le mani e con voce glaciale mormorò: – Finisci.- Stavo per bisbigliare: "che..?" , quando d'istinto mi voltai bruscamete. Se ora sono qua a respirare, potevo solo considerarmi mooolto fortunata. Il ragazzo dagl’occhi vitrei mi tappò la bocca, soffocando l’urlo che stavo per liberare …
…e che finii svegliandomi, madida di sudore, ancora sotto shock. Lasciai andare il capo sul cuscino, piangendo convulsamente. La voce del sogno si affievoliva poco a poco. Non è il posto adatto per te…tu non hai un padre…sarai per sempre sola e persa. La porta si spalancò di scatto. -Juri- mormorai con quel poco di fiato rimasto. Non volevo farmi vedere piangere davanti a lui. Non per quel motivo. Anche se ne era all’oscuro…e non avevo certo intenzione di spiegarglielo. Almeno, per ora; dipende se la mia coscienza decidesse di buttare fuori il groppo. -Engel! Ossantoiddio, cosa ti è successo?? Perché piangi…in quel modo?- chiese precipitandosi a sedersi sul bordo del letto. Lo abbracciai forte. – Juri- dissi tra i singhiozzi – T-ti devo…devo…rivelare una cosa…- -Ti ascolto- rispose lui accarezzandomi i capelli. –Sai che io sono…come un padre.- -Ecco, è questo il punto…- dissi cacciando un sospiro per tranquillizzarmi. – Io devo scoprire chi è…chi era, cos’ha fatto, com’è morto, chi l’ha ucciso…praticamente devo fare una ricerca su…Christian Linke– cacciai tutto d’un fiato. Ecco. Tanti saluti alla coscienza. Lo fissai, implorante, gli occhi ancora rossi e gonfi di lacrime. -Ecco…io…-balbettò. Gli strinsi una mano. – Ti prego…è mio padre…ed è troppo importante, lo sai…- Lui alzò un sopracciglio, per niente convinto. Incrociai mentalmente le dita, sperando in una risposta… Alla fine sorrise. –Ci sono molte cose che devi sapere su di lui- mormorò dandomi un bacio sulla fronte prima di ritornare a dormire. – Comunque posso assicurarti che avere te è come avere Chris- aggiunse prima di uscire dalla stanza. Molte cose che io presto scoprirò.
aspetto i vostri commenti, nel bene...e nel male! xD
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