She's got to love nobody, o kolossal, perchè non ne vedo la fine o.O

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Geisha°
view post Posted on 21/9/2009, 18:00




CITAZIONE
Ferrara city *______*

Sììììììì, Ferrara domina!! xD

CITAZIONE
ma il Bonk non ha 21 anni? E Juri 23? xD

Ora sì, ma la mia ff è ambientata a prima del loro debutto (:

CITAZIONE
*dead* ahahah Cè ti amo ufficialmente xD

*-----------------* <3
 
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the virgin suicide
view post Posted on 21/9/2009, 19:29




voglio tornare a Ferrara *sbav*
 
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Geisha°
view post Posted on 24/9/2009, 13:46




Grazie ragazze, sono sempre più contenta : D : D
Ecco un altro frammento... (:


Fiamma ritenne di aver studiato a sufficienza, era pure soddisfatta perché aveva preso bene gli appunti e si stava convincendo di non aver nulla da temere per la lingua, quella ciurma di ragazzi scatenati aveva davvero ragione. Doccia. Doccia per lavarsi la pesantezza dei pensieri della giornata. Sentiva la voglia di fare un giro per il quartiere, osservare le cose attorno a lei. Era fuori dalla doccia. Birra, quella ci sta sempre! Aprì il frigo e si prese una bottiglia di Erdinger, una delle sue preferite. Controllò di avere le scarpe sotto la sua tuta un po’ smessa Adidas. Il sole iniziava timidamente a calare, i colori della città andavano verso il pastello, le case erano avvolte da una leggere patina opaca. Le piaceva osservare quei dettagli, imprimersi nella mente scorci di città, riteneva che fosse l’esaltazione del piccolo particolare a fare grande un designer. Fin da piccola aveva sognato di dare vita, grazie alle sue idee disegnate, oggetti di tendenza e soprattutto, belli. Persa in quei pensieri infantili iniziò cautamente a muovere i primi passi lungo la strada, avendo pure lasciato la mappa in casa.
“Ahi!” disse una voce. Fiamma si fermò di scatto, aveva praticamente travolto una persona seduta sul marciapiede!
“Oddio! Mi perdoni!” si scusò imbarazzata. Guardò bene, una massa di capelli corvini si mosse e due occhi trasparenti la guardarono interrogativi.
“Linke! – Esclamò lei – Mio dio, scusami! Non..non stavo guardando dove mettevo i piedi” arrossì,
“Tranquilla Fiamma” le rispose semplicemente con un caldo sorriso. La ragazza rispose al sorriso.
“Beh? Cosa ci fai per strada?” iniziò lei sedendosi accanto a lui,
“Potrei farti la stessa domanda” le fece notare lui,
“Io stavo passeggiando!” esclamò divertita.
“Tu che passeggi da sola?! Hai la mappa vero?? – Domandò ironicamente – Con una birra in mano poi!”; Fiamma gliela offrì. Lui non rifiutò,
“Mmh, Erdinger..buona!” e ne mandò giù un abbondante sorsata.
“Fai l’alcolizzata?” ridacchiò,
“Non a quest’ora – fece l’occhiolino – solo che mi sentivo un po’ sola a passeggiare con me stessa!” scherzò. I due ragazzi risero insieme.
“Insomma? Come mai qui?”, Fiamma mandò giù una buona sorsata di birra,
“Avevo voglia di stare da solo con la mia musica” le spiegò con una faccina da bimbo.
“Allora sono di troppo..” mormorò lei nell’atto di alzarsi. Linke la fermò per un braccio,
“No..non sei di troppo”.
“Senti – iniziò lei – vorrei scusarmi con te per oggi”
“E per cosa?” domandò molto interrogativo,
“Per il modo in cui ti ho trattato davanti alla tua porta... la giornata era davvero iniziata male” gli spiegò,
“Ma figurati – sorrise – siamo noi che siamo dei veri animali, non abbiamo saputo darci un ritegno sebbene abitiamo in un condominio” e sospirò. Fiamma appoggiò alla sua sinistra la bottiglia vuota.
“Io ero così felice che avrei preso a sbattere la testa di Jan contro al muro!!”, ridacchiarono;
“Beati voi che siete felici..” sorrise dolcemente Fiamma.
“Stai cercando di farmi dire il motivo di tale felicità?” domandò lui perplesso, Fiamma storse il naso con in bocca una smorfia,
“No. Se lo volessi sapere te l’avrei chiesto! Non le mando a dire le cose” e gli fece l’occhiolino. Linke la guardò, quella testolina tutta riccioluta lo intrigava, non che provasse emozioni particolari o sentimenti, solo, la vedeva come una vivace macchietta entrata in un qualche modo per sempre dentro a quei ragazzi. Parlarono a lungo, si era fatto buio da un pezzo ma a loro non interessava, si stavano raccontando un sacco di cose, alcune frivole, altre un po’ più serie, nulla di troppo personale. Di certo Linke non era l’orso David. In quel vortice di parole Fiamma capì di trovarsi di fronte ad un aspirante bassista o qualcosa del genere, e aveva iniziato a nasare il motivo del casino di quella mattina.
Driin driin! Il cellulare di Linke squillò,
“Pronto?” Fiamma osservò la gente che camminava,
“Ok ok! Arrivo!” e chiuse la telefonata. Si alzò in piedi,
“Franky mi ha detto che la cena è pronta, vuoi unirti?”.
Non erano passate nemmeno dodici ore che Fiamma si trovava di nuovo nel bilocale dei ragazzi; nell’atrio di quella casa si fermò un attimo ad osservare. “Uno spazio del genere diviso tra sei persone.. va contro ogni norma di abitabilità!” penso tra sé. Tra l’altro i mobili stavano insieme per disgrazia, senza nessun criterio, buttati lì. Inorridì.
 
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Aly The Strange
view post Posted on 24/9/2009, 14:11




Capitolo fantastico (: Come al solito.
Questa storia è l'antidoto alla mio cattivo umore(che in ultimamente è più presente che mai ._.)
 
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***LiNkE's MINE!***
view post Posted on 24/9/2009, 14:47




Bellissimo come sempre!!
E quoto Aly. ;)
 
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the virgin suicide
view post Posted on 24/9/2009, 19:11




mwuahaha quoto (L)
 
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Franciuesca
view post Posted on 24/9/2009, 20:27




Capitolo carino, continua ^ ^
 
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ely--afh
view post Posted on 25/9/2009, 14:31




Bellissimissimo bravissimaaaaaa
 
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Geisha°
view post Posted on 27/9/2009, 15:56




“Ragazzi, il mio appartamento è più grande, portiamo la cena da me!” propose. I ragazzi non se lo fecero ripetere ancora. In un secondo una processione si sviluppò da quel bilocale al suo appartamento. Fiamma si era velocemente convinta che era incappata in una rete di relazioni a dir poco assurda, dalla quale si doveva aspettare di tutto.
“Com’è carina casa tua! – Commentò Franky guardandosi attorno – Davvero! Mi piace!”
“L’ho sistemata e arredata io” gli disse soddisfatta lei.
“Ah sì? Ma sei davvero un’esperta!” si complimentò Juri,
“Ti ringrazio! Ho la passione per l’arredamento, decidere i colori, la posizione dei mobili... da piccola giocavo alle costruzioni!”. Si misero a tavola.
“Vivi da sola?” le domandò Timo,
“No, con mio padre. Oggi tornerà tardi, per questo non c’è” spiegò lei.
“Ragazzi, comportiamoci bene allora!” scherzò Linke. Le ore in loro compagnia scorrevano con una leggerezza che faceva stare davvero bene Fiamma, erano ragazzi svegli e responsabili, nonostante la confusione che facevano. Parlavano in continuazione e Fiamma si stupiva di come non si seccasse mai loro la lingua o si slogasse la mandibola.
“Scusa, mi indicheresti il bagno Fiamma?”, David non aveva ancora proferito parola quella sera.
“Certo, è la porta che ti trovi di fronte girando a destra” gli spiegò.
Dopo poco tempo, una leggera melodia si levò nell’aria;
“Cos’è?” si domandò Fiamma,
“E’ Lauden” rispose risoluto Timo. I ragazzi si spostarono in massa dalla cucina al piccolo soggiorno, dove, incastonato in un angolo della parete, si trovava un pianoforte. Fiamma si avvicinò a David. Aveva gli occhi chiusi e con la testa seguiva la melodia che le sue dita danzanti producevano. Era una melodia dolce, un po’ malinconica e nostalgica, a Fiamma tornò in mente la sua casa a Ferrara e una foto di sua madre. Essa si interruppe di colpo.
“E’ ancora accordato” commentò David guardandola, Fiamma era ancora persa nei suoi pensieri. “Perdi la testa appena vedi un pianoforte, eh Bonk?” intervenne Timo.
“E’ bellissimo! Altroché la testiera nel nostro bilocale” disse accarezzando i tasti. Aveva un morbido sorriso disegnato sulle labbra.
“Mio padre ama il pianoforte. Lo suona da quando era ragazzo, appena può ci si attacca e non smette più. E’ molto bravo!” chiarì Fiamma,
“Mi piacerebbe sentirlo” sospirò benevolo David.
Fiamma guardò i ragazzi, i suoi occhi erano molto espressivi, dopo Linke bassista e David pianista, aspettava di conoscere la vera identità degli altri quattro. Doveva essere quella la chiave con la quale entrare veramente nel loro bilocale, il motivo che li univa così.
“Fiamma, noi – iniziò Jan – dobbiamo spiegare”, si sedettero chi sul divano chi sulle due poltrone, David rimase seduto davanti al pianoforte.


..spero il vostro malumore passi presto (:
 
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***LiNkE's MINE!***
view post Posted on 27/9/2009, 16:01




*___________*
continua presto Ceci!!
 
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the virgin suicide
view post Posted on 27/9/2009, 17:51




Arghhh interrompi in questo modo *dead*
 
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Franciuesca
view post Posted on 27/9/2009, 22:25




Ottio il bonk ç.ç
mi ispira una tenerezza assurda ç.ç
 
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Geisha°
view post Posted on 28/9/2009, 21:21




CITAZIONE (Franciuesca @ 27/9/2009, 23:25)
Ottio il bonk ç.ç
mi ispira una tenerezza assurda ç.ç

^_____^
 
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Geisha°
view post Posted on 29/9/2009, 14:02




L'altra volta ho postato pochino, spero di farmi un pò perdonare (:


“Cosa??!!” esclamò esterrefatta Fiamma. Quello che le sue orecchie avevano appena finito di udire era qualcosa di incredibile!
“Mi volete prendere in giro?” domandò lei,
“Secondo te quale folle ragione spinge sei ragazzi squattrinati e disoccupati a vivere in bilocale?” intervenne David.
“Noi vogliamo fare musica! E’ la nostra ragione di vita. Il nostro grande amore. Abbiamo lavorato a lungo per poter ottenere la registrazione dei nostri pezzi.. per giunta, con un’etichetta così importante!” spiegò Linke. I ragazzi annuirono. Fiamma era senza parole, non capiva se doveva mostrarsi felice oppure prenderne atto; davanti a sé aveva sei ragazzi che avevano votato la loro vita alla musica, avevano una forte ambizione. Pensava di aver iniziato ad accasarsi in quella strana Berlino, ma sentiva che avrebbe dovuto ricominciare presto la lotta all’adattamento. Aveva solo un mese. Per fare cosa poi, chissà, ma dentro di sé prese piede una gran voglia di potersi affermare presto come donna, come a breve avrebbero fatto loro, i Nevada Tan.
“Quindi tu..tu Juri sei il batterista, Timo e Franky le voci e tu Jan il dee-jay?” domandò contenta, i ragazzi annuirono,
“Voglio assolutamente sentirvi un giorno!” sorrise.
Il livello del discorso si abbassò subito, infatti si ridussero a fare zapping tra i canali tv, cercando i programmi più stupidi. Le risate di quella serata invasero la casa, fino ad impregnarne le pareti, “Niente orge in casa mia!”,
“Giusto! A casa di Fiamma no!!”.
La serratura scattò, Giuliano era finalmente tornato a casa.
“Ah ah ah!”, una voce maschile si era levata a ridere, “Cos’è? Dov’è Fiamma?!” si chiese l’uomo preoccupato. Un’insieme di voci prese a parlare, provenivano dal soggiorno. Giuliano accorse, si sporse dalla porta e.. un esercito di ragazzi sconosciuti aveva colonizzato il suo divano, le sue poltrone, il suo pianoforte!!
“Buona sera..” mormorò guardandosi attorno.
“Ciao papà! Bentornato!”, lo accolse calorosamente la figlia. In un primo momento, la ragazza non capì il motivo per il quale suo padre sembrasse tanto sconvolto, così come i ragazzi che si erano pietrificati.
“Ah sì! – Sussultò lei – Papà, loro sono i nostri vicini di casa.. neanche tu li avevi mai visti? – Pausa – Ragazzi – verso di loro – lui è Giuliano, mio padre!”. Il padre si rasserenò e si avvicinò ai ragazzi per poter stringere la mano a tutti loro.
“Piacere, io sono Giuliano” diceva sorridendo. Una strana gioia lo aveva preso dallo stomaco. Il più interdetto nel presentarsi fu David, il quale aveva assunto un’espressione inebetita per motivi sconosciuti.
“Ci siamo trasferiti da poche settimane, e tra il trasloco, il lavoro, l’università di Fiamma, non abbiamo ancora avuto tempo di guardarci intorno. Mi fa molto piacere avere dei vicini giovani!” esclamò sorridendo da dietro la sua spessa montatura nera degli occhiali.
“Siamo felici anche noi di avervi conosciuto!” rispose per tutti Franky, entrando subito nelle grazie di Giuliano. Sì sì, l’aveva adocchiato!
“Ragazzi, sarà il caso di togliere il disturbo e lasciar risposare il signor Giuliano” invitò poi Juri, guardando l’ora.
“Datemi del tu, via!” permise l’uomo. I ragazzi usciti dal soggiorno, sbagliarono direzione e andarono in cucina,
“Ehi, ma dove..” iniziò a chiedere Fiamma. Da bravi gentiluomini avevano recuperato le loro pentole e raccolto le posate di plastica, poi si diressero finalmente verso la porta. Fiamma andò loro in contro per salutarli, Linke si appoggiò sullo stipite della porta, Fiamma sussultò, i loro volti erano vicini.
“Grazie per l’ospitalità, spero di non aver lasciato troppo sporco in giro” le disse dolcemente. Lei sorrise soddisfatta e un po’ maliziosa.
“Tornate quando volete!” disse cordialmente Giuliano,
“La ringraziamo davvero!” rispose il ragazzo, poi se ne andò.
Giuliano abbracciò a sorpresa la figlia, era felice: Fiamma aveva già trovato dei nuovi amici! E quel Franky gli stava particolarmente simpatico, ma non lo confessò subito alla ragazza.
“Hai già cenato papà? Abbiamo lasciato una porzione per te” gli disse Fiamma;
“Ah grazie, la mangerò domani.. hai lezione di mattina?” chiese il padre,
“Sì, alle nove e mezza”
“Posso accompagnarti!”
“..possiamo usare la metropolitana? Dovrò imparare ad usarla!” sorrise lei,
“Come preferisci! Vado a guardare il telegiornale notturno” le disse congedandosi. STUNC. Scontro.
“Mi perdoni!!” esclamò intimorito David,
“Ma..come?” domandò interdetto Giuliano; Fiamma accorse.
 
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the virgin suicide
view post Posted on 29/9/2009, 14:11




mwuahaha (L)
 
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