| "Stia calma, signorina Krupse. Però un meno lo ha beccato lo stesso." Prende una penna e traccia quell'odioso meno sul registro di classe. CAZZZZZZZZZZZZZZZOOOOOOOOO!!!
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN! per fortuna la ricreazione è suonata, le due ore di matematica mi hanno completamente addormentata. "Per domani fate 7 espressioni a scelta. Vi dico già che controllo le lezioni per casa." "Ufaaa..." sbuffa Ann. " E io che volevo andare in giro oggi..mi accompagni fino ai distributori?" "Ok..aspetta che mi prendo il portafoglio" dico io. Uscimmo dalla classe e sentimmo dei gemiti arrivare dal piano di sotto. Guardo Ann. "non è il caso di dare una controllatina?" "Ma no. Saranno i soliti cretini che si picchiano." Rabbrivisco al suono di un'altro gemito e seguo Ann nella sala ristoro. Intanto gemiti più forti squarciano il silenzio della scuola. "Ann, non sono tranquilla, vado a vedere" e mi precipito giù dalle scale. In mezzo al corridoio ci sono sei sette ragazzi e un'altro al centro, il sangue gli riga la faccia. "Brutto stronzo, questa me la paghi..." dice il primo ragazzo. "ma cosa vi ho fatto...lasciatemi and.." un pugno non ha permesso alla vittima di finire la frase. "come ti sei permesso di..." altro pugno, altra testata, altra sberla. Intanto il regazzo-vittima urla come un forsennato. Le urla coprono le grida del ragazzo, ormai ridotto a una maschera di sangue. "BASTAAAAAAA!" grido io. "ADESSO CHIAMO LA POLIZIAAAAAAAAA!" Sono fuori di me e non mi accorgo che tutti gli sguardi sono puntati su di noi. Machissenefrega! Odio i bulli. Sono stata anchio vittima di quella gente schifosa. E, finchè ripenso a quei terribili momenti, una rabbia improvvisa comincia a crescere dentro di me. "Ehi,che sbraiti, ragazzina?" disse il più alto del gruppo. "Ragazzina un corno!" ribatto. "Povero ragazzo, ma non vi vergognate? Siete solo un branco di emeriti sudici merdosi insensibili..." mi avvicino al capo-banda e gli mollo una sberla così forte che gli rimane il segno delle dita. "AHIA! Troia, fa male!" dice quello, massagiandosi la guancia dolorante. "Ci credo, c'ho messo tutta la cattiveria che ho." "Si sente..." "Ragazzi, che succede qui?" la preside avanza verso di noi. "Signorina, mi può spiegare che è sucesso?" "Beh, vede, ero di sopra e ho sentito dei gemiti...così sono andata a vedere." Col fiato che mi rimane gli racconto il resto. La preside guarda la compagnia di bulli. "Voi in presidenza, serete sospesi! Tu occupati del ragazzo. Tranquillazalo, è molto scosso." e se ne va in presidenza seguita dai bulli. Aiuto il ragazzo a stendersi sul divanetto che intanto il bidello ha portato. E.... TO BE CONTINUED TOMORROW
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