Bene fan accanite^^
oggi posterò il primo capitolo della mia seconda fan fiction...
è in fase sperimentale e voglio dei commenti sinceri e schietti^^
vi piacerà o no?
buona lettura
Capitolo I
Ho sempre odiato le vacanze. Non c’era un motivo in particolare che mi spingesse a farlo,semplicemente non le sopportavo. Per tre lunghi mesi non avrei rivisto i miei “amici”,per così dire,e non sarei andata a scuola. No,non sono pazza;anche io odio la scuola ma almeno mi tiene occupata. E mi tiene lontana da casa.
Ma quest’estate è diversa. Ho conosciuto lui. La mia salvezza, l ‘unica persona a cui tenessi veramente .In quella spiaggia,in quel posto lui era l’unico. L’unico per me. Non era italiano ma non avevamo problemi a comunicare,anche se lui non parlava italiano e io non parlavo tedesco. Ma fortunatamente tutti e due eravamo in grado di parlare inglese.
Ma adesso stava per finire tutto. I miei quindici giorni di vacanze al mare erano terminati e non sarebbero tornati fino al prossimo anno. Mia madre ci aveva costretto a preparare le valigie anche se erano solo le dieci di mattina e il traghetto sarebbe partito alle diciotto.
Ero in camera mia e sbuffando stavo mettendo le mie cose alla rinfusa nella valigia senza piegarle. Non ero dell’umore adatto. Ero triste. E arrabbiata.
Ma perché proprio adesso che avevo trovato qualcuno dovevo andarmene? Non era giusto! Mia madre entrò in camera.
-Anny!Falla bene quella valigia!Guarda che io non ti stiro più nulla se la roba la metti così!Non esci di qui finchè non la sistemi in maniera decente … -
- Perchè scusa dove dovrei andare?- risposi seccata. Ci mancava solo mia madre a farmi la ramanzina.
-Fuori …c’è il tuo amico …Mi ha chiesto se…-
-Lui è qui??- chiesi io sorpresa.
-Si!Anche lui e i suoi genitori partono oggi e mi ha chiesto se ti andrebbe di andare un ultima volta al mare con lui…Io non sono sicura di mandartici signorina…-
Mia madre non fece neanche in tempo a finire che io mi ero già uscita dalla stanza per andare verso la porte d’ingresso della casa. Verso lui!
-Ciao Hana!-mi disse. Adoravo quel soprannome. Solo lui mi ci chiamava in quella maniera…
-Ciao Chris- dissi io.Avevo tutto il viso rosso,un po’ perché era caldo da morire e un po’ perché ero veramente imbarazzata dalla situazione.
-Senti…non per essere sfrontato…però ti andrebbe di venire in spiaggia con me?Dato che è l’ultimo giorno e probabilmente non ci vedremo per un po’…-
-ok- lo interruppi io – Vado a prendere la roba…mi metto il costume…e sono pronta…aspetta solo cinque minuti.
Cinque minuti.Troppi.Troppo poco per poter decidere cosa mettere per un occasione del genere.
Ok ho solo tredici anni e mezzo(quasi quattordici) ma sono pur sempre una ragazza.E se Cioè e giornalini vari mi hanno insegnato abbastanza sui ragazzi e sui loro comportamenti…questo ha tutta l’aria di essere un vero e proprio appuntamento!
Mi dirigo a tutta velocità verso la mia stanza,schivando mia madre e le sue domande.Ogni volta mi fa il terzo grado.E non lo sopporto proprio.
Apro la valigia.
Uhm… penso fissando i miei costumi ammucchiati in mezzo al resto dei vestiti.
Potrei mettere quello rosa…oppure quello verde..no.E’ color cappero…schifo…Continuo a cercare,scavando nella valigia.
Eccolo!Questo è perfetto!Sul mio viso compare un sorriso.E’ il mio costume preferito.E pensare che fino a due settimane fa lo odiavo,era un regalo di qualche parente di mia madre,che, quando si ricordavano di me mi regalavano sempre qualcosa.Qualcosa che io odiavo.In fondo loro odiavano me.
Certo.Io sono la figlia del peccato.Quella nata dalla relazione di mia madre con un altro uomo,nonché mio attuale patrigno.
Ho anche due fratelli,fratellastri a dirla tutta,figli appunto del mio padre attuale.Due famiglie rovinate.E per di più sono nata io.
Bella cosa certo.
Ma adesso non è il momento di pensare a questo.Lui mi sta aspettando.Il mio principe azzurro.
Il costume è nero,sui triangoli del reggiseno c’è scritto “i love angel” in rosso e sulla mutandina c’è un diavoletto con le ali da angelo e l’aureola.
Direi che è perfetto per me no?
Adoro questo costume odioso per un motivo.E’ con questo costume che ho conosciuto Chris.Lo indossavo il giorno che l’ho incontrato.
Prendo un asciugamano e lo metto nella borsa per il mare assieme alla crema,un cappellino e il mio fido mp3.
Sto per uscire dalla mia camera quando mia madre mi blocca.
-Dove stai pensando di andare??- Dice con tono seccato.
O no mamma.Non adesso.-Sto andando in spiaggia con Chris…mi ha invitata…la valigia l’ho messa apposto…oggi è l’ultimo giorno…-
Lo sguardo di mia madre si fa, dapprima severo,poi rilassato.
-Va bene…ma vedi di tornare in tempo per il traghetto…-
Grazie mamma… penso nella mia testolina.
In tutta fretta raggiungo la porta d’ingresso.Lui è ancora lì,in piedi e nella stessa posizione in cui l’avevo lasciato.
-Hai fatto presto.Brava!- Mi accarezza la testa,come se fossi un cagnolino.
Che morbida la sua mano…Sento il cuore sobbalzare.
-Andiamo dai!- dico io per smuovere la situazione.
In quel momento sentii davvero una fitta al cuore,temevo di smettere di respirare.Di vivere.
Mi prese la mano e dolcemente intrecciò le sue dita alle mie.Sentii una vampata di calore invadermi il corpo e mi augurai di non essere diventata rossa in viso.
Ci incamminammo verso la spiaggia.Che casino.C’era un sacco di gente.
Strinse forte la mia mano.
Raggiungemmo il suo ombrellone e sistemammo li asciugamani.Mi lasciò la mano e poi ci sdraiammo uno di fianco all’altro.
Riprese di nuovo la mia mano e intrecciò di nuovo le dita alle mie.Chiusi li occhi.
Immaginai di trovarmi sola,in mezzo ad un bosco.Sentivo delle voci nella mia testa.Voci che conoscevo.Voci che mi odiavano.MI dicevano che io ero la rovina delle famiglie,che portavo sfortuna,che ero strana,che non ero normale e che sarei morta da sola.Sola.SOLA.
Poi vedo una luce.Mi avvicino incuriosita e sento un'altra voce,morbida come il velluto che mi sussura che sono un angelo e che non sono sola.Da quella luce arriva un ragazzo,alto,capelli chiari e con occhi belli come il paradiso.
Adesso si trova davanti a me.Mi fissa e mi tende la mano.
Io la afferro,come se fosse un salvagente per qualcuno che sta affogando.
-Non sei sola.Ci sono io con te.- Mi sussurra la voce.Insieme ci incamminiamo verso la luce.Ho paura.Ma lui mi rassicura.Attraversiamo quella luce e sento del caldo che avvolge il mio corpo.
E’ forse questo che si prova quando si è felici?
Mi sveglio.Trovo Chris seduto che mi fissa.
-Ti sei svegliata allora…temevo fossi morta…il tuo respiro era debole eppure sorridevi,sembrava che tu fossi felice per qualcosa.-Mi disse
-Oddio!mi sono addormentata?-Balzai a sedere davanti a lui.Il suo viso,direi quasi perfetto,era a pochissimi centimetri dal mio.
-Dormivi beata.Non me la sono sentita di svegliarti.Comunque hai riposato solo per una decina di minuti.-
-Ah..ok..-Dissi io.
Che imbarazzo…tutte a me capitano!
Si avvicina e il mio cuore impazzisce.Entrambi le sue mani sono intrecciate alle mie,ma adesso la sua destra si è staccata dalla mia,e mi sta accarezzando dolcemente il viso…
Dio…fa che sia vero…non farmi morire adesso…Cuore continua a pulsare…se deve accadere fa che sia ora!I suoi occhi paradisiaci fissavano intensamente i miei.
Ma questo momento dura un secolo?
A quel punto se sue labbra,dolci più del miele,sfiorano dolcemente le mie.Chiudo gli occhi.
Entranbe le sue mani incorniciano il mio viso,che nel frattempo è diventato rosso come un peperone.
Quanto tempo è passato?trenta secondi?un minuto?un ora?
Ho perso il conto…
Finalmente le sue labbra si allontanano dalle mie.
Avvicina la sua bocca al mio orecchio e mi sussurra:
-Probabilmente le nostre vite non si intrecceranno più…ma io ti voglio veramente bene…dirti che ti amo sarebbe stupido…credo tu l’abbia capito…-
Lacrime.Lacrime mi scendono lungo il viso.
Mi abbraccia e io lo stringo.Forte.Non lo voglio lasciare,non ora!
Passiamo il resto della giornata stesi sugli asciugamani a parlare,di noi,della nostra vita,della scuola,degli amici.
Ha un gruppo.Lui è il bassista/chitarrista.Si chiamano Panik.Inizia a raccontare la loro storia,con vigore,ne è proprio orgoglioso.
Parla in maniera spigliata in inglese,io purtroppo capisco a malapena ciò che dice.
E’ loro di andare.Sono le quattro e mezza e fra meno di un ora sarei dovuta andare sul traghetto per tornare in città,a casa mia.
Tenendoci per mano raggiungiamo le nostre case,sono una di fianco all’altra.
Siamo arrivati ed è anche arrivato il momento di sciogliere il nostro legame.
A malvoglia lascio la sua mano,lui dolcemente mi bacia sulla guancia e mi abbraccia,stranamente non piango,forse ho esaurito le lacrime.
In quell’istante ci raggiungono le nostre mamme.Entrambe avevano finito di mettere apposto le rispettive valigie e si erano messe a chiacchierare in giardino.
Tutte e due tengono in mano una macchina fotografica digitale.
-Facciamo una foto!-Esordisce la mamma di Chris
-Ottima idea mamma!Vero Hana?-Dice Chris guardandomi negli occhi.
Annuisco senza dire nulla.
-Ok allora mettetevi in posa voi due che vi faccio una foto!-Incredibilmente è mia madre a pronunciare quelle parole.
Io e Chris ci abbracciamo forte e sorridiamo.
Si…adesso sono felice!
fine per ora^^
commentateeeeeeeeee 
