Neustart., T:mo's Diary...

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~ Je.
view post Posted on 25/8/2008, 14:04




Eccomi qui, a postare una nuova ff, nonostante ne abia ancora una non ancora completa.
Comunque, l'ispirazione mi è venuta spontanea e ho scritto questa nuova creazione..
Spero non vi faccia vomitare xD


Introduzione.

Ebbene se questo è il mio diario, voglio tenerlo in un certo modo. Non mi descriverò in questi fogli poichè non ne ho punta voglia nè l'intenzione. Ho solo bisogno di scrivere ciò che mi ha cambiato la vita. Un inizio che desideravo da tempo prendesse vita e adesso posso raccontarlo comodamente.
Riflettevo prima da dove avrei potuto cominciare.. e la risposta è affiorata da sola, così semplice.
Non farò riferimento a date, giorni, mesi, anni.
Di solito sono puntiglioso e preciso sulle azioni che svolgo, anche se questo è altrettanto importante come il resto. Ricordo solo di un tunnel. Lungo e stretto.. di come la mia fatica per respirare era arrivata ormai al culmine.. e di come con le unghie e con i denti sono riuscito a vedere la luce, da quelle che sembravano tenebre infinite, destinate a far parte di me per l'eternità. I ricordi sono duri da riportare in mente, soprattutto quando si è iniziato nuovamente a vivere. Ci si pente, ci si sente stupidi e incapaci per il passato, e ci si chiede perchè molte cose, da perfetti idioti, non si siano intraprese. Ci si sente soddisfatti della propria forza e voglia di andare avanti. Questo è il mio nuovo inizio, cicatrici comprese.

>> Ein Neuer Tag; Primo giorno


E' tutto così nitido..
Nuvole compatte e dense, somiglianti ad ammassi di cotone, si erano fossilizzate sul manto azzurro coperto quel pomeriggio.
Villette un pò squallide sul viale malfamato.
L'erba e le spighe, le prime della stagione, danzavano leggiadre per il vento fioco.
La brezza, imperterrita batteva sul mio labbro e faceva pulsare la ferita appena aperta e bruciante.
Un rivolo di sangue che scendeva sul mio mento.
Con un gesto secco mi passai un dito sul formicolio caldo del sangue appena sceso e cercai di pensare.
Di trovare una scusa decente stavolta, stavolta che non sapevo se sarebbe stata la fine.
Il termine di una vita passata a moltiplicare i miei occhi cercando di sorvegliarmi il culo o me lo avrebbero rotto senza alcun rimorso.
Quel giorno mi avevano rotto il labbro e tanto bastava.
Uscire nel cortile della scuola per prendere una boccata d'aria non ha mai fatto male a nessuno.
A quanto pare io ero segnato a farmi male anche nei posti più improbabili.
Solitamente, quel fottuto cortile, era strapieno di miei coetanei che fumavano e chiacchieravano.
Mi chiedo perchè, proprio la prima volta in cui mi ci imbattei mi attaccarono.
Sembrava un piano concepito con cura e premeditato nella situazione che sarei uscito da solo in cortile, privo di anime.
Dopo la lezione di matematica, in cui avevo fatto finta di ascoltare, nascondendo dietro l'astuccio il mio block-notes con i miei soliti testi scritti, decisi di prendere una boccata d'aria.
Scalpiccii e passi pesanti in corridoio, individui accecati dalla fame o dalla voglia acuta di nicotina.
Io, fantasma innocuo e indifferente, asfissiato dal puzzo di sudore, scesi le scale e imboccai il corridoio che conduceva al bagno.
Dalla tasca tirai fuori un becco d'oca, uno di quei fermagli finissimi e piccoli, con i quali le ragazze si sistemano i capelli.
Attraversai il bagno maschile tendendo le orecchie, nel caso fosse arrivato qualcuno e mi diressi nell'ultimo cubicolo, l'ultimo bagno a destra.
Sulla porta un cartello affisso con scotch, giallastro e rovinato, diceva "Attenzione. Bagno Guasto."
Erano anni che c'era quel cartello.
Infilai il fermaglio nella serratura e dopo un pò di giri e manovre, fece uno scatto e potei aprire la porta abbassando la maniglia.
Il trucco era stato molto più facile adesso.. David aveva ragione!
Entrai in quello spazio piccolo e privo di ossigeno. E davanti un'altra porta scritta e rigata.
Premetti il pulsante sul pomello della porta e uscìì in uno spiazzo piccolo e grigio.
Attorno solo mura alte e che davano un senso di prigionia e oppressione.
Mi sedetti su una panchina osservando il cielo.
E mi ricordai che quello stesso giorno avrei avuto David a casa, per sperimentare, quelli che allora erano semplici testi.
Stavo lì pensando agli affari miei.. e sentìì le mie braccia sotto una morsa stretta.
Due pinze...no. Due mani.
- Sonnenschein ! Chi ti dà il permesso di mettere gli occhi sulla mia ragazza? Eh?! -
Danny Stadt.. in arte Big D, per la sua grossa stazza e il portamento goffo, che lui rigirava a modo suo e immedesimava le dicerie con i muscoli e la palestra che seguiva costantemente.
I suoi scagnozzi mi stringevano bene e i loro occhi scattavano da una parte all'altra per tenermi sotto controllo.
Cercai di affrontare la questione con una certa calma, senza gettare benzina sul fuoco.
- Beh.. ti hanno raccontato la versione sbagliata mio caro Big D.. non so se sai che è lei che mi fissa tutto il giorno in classe, non posso farci proprio nulla.-
Rimasi impassibile, senza batter ciglio, evitando di aizzare qualsiasi lotta.
- Cosa? Scherzi vero? Clara mia ama! E di certo non si azzarderebbe a posare lo sguardo su un mostriciattolo come te! -
Sghignazzò finendo la sua frase così falsa, senza alcun fondo di verità, che nemmeno lui sapeva.
- Ascolta.. perchè non ci andiamo insieme e ci parliamo? Fatti dire la verità da lei! -
Provai a farlo ragionare e optare verso la scelta più ovvia che mi passò per la testa.
- No ascoltami tu Sonnenschein! O ti togli dalla testa Clara o passerai un brutto quarto d'ora! -
Avanzò con un passo. La sua ombra mi ricoprì completamente.
La stretta dei suoi amici cominciava a bloccarmi la circolazione.
- Ti dico che non me ne fotte una cicca della tua ragazza cazzo! -
Iniziai ad agitarmi e sentire la rabbia salirmi sù come olio bollente.
Quel grosso stupido idiota dimostrava di avere la sfera comprensiva di un cucchiaino.
- Non sparare cazzate! La sua migliore amica è venuta da me per riferirmi tutto! -
La sua voce sembrava essere uscita da un mostro. Frustrata e presa dalla collera.
- Hai preso le notizie sbagliate dalla persona sbagliata. Immagino che sia stata la ragazza di Luxor a riferirti tutto.-
Danny mi squadrò da capo a piedi.
D : Già.. sei il solitario qui..ma il primo a conoscere. Chissà quali spie nascondi!-
T : Ma quali spie! So solo che Luxor mi odia a morte e non vede l'ora di mettermi le mani addosso.-
D : Non posso dargli torto, è anche mio amico.. quindi penso proprio che oggi, sarò generoso, e pagherò il conto anche per lui..-
Allargò la bocca in un sorriso acquoso e privo di allegria. Al contrario di una vendetta che non meritava alcuna giustizia.
Io ero innocente e lui era pienamente convinto dell'opposto.
D : Tenetemelo fermo voi due! Questo ti insegnerà a non guardare la mia ragazza!-
Con uno slancio all'indietro, come ultima immagine, vidi soltanto il pugno arrivarmi vicinissimo.
Poi un forte dolore al labbro e ai denti anteriori.
Il suono della campanella stridula mi arrivò alle orecchie.
Udìì Danny che correva assieme alle sue due guardie del corpo dalle scale al corridoio ridendo.
Portai una mano alla bocca e una fitta mi trafisse.
 
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frankye93
view post Posted on 25/8/2008, 14:10




*____________________________*
B E L L I S S I M A .
Sei bravissima a scrivere e a descrivere.
Credevo d'essere li con T:mo.
Posta anche il resto^-^
 
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Lidiuz93
view post Posted on 4/10/2008, 16:55




ehiiiiii giu le mani dal timo u.u
xD
continuaaaa!!! xD
e quoto quanto sopra u.u
 
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.NightMare*
view post Posted on 4/10/2008, 17:55




Carina. ^_^
 
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{« Deannachan_Tsuki~
view post Posted on 7/12/2008, 20:08




bella! sei molto brava a scrivere ;D
 
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4 replies since 25/8/2008, 14:04   171 views
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