| Ah, che cosa traumatica, questo primo giorno. E va bene, arrivo a scuola che sono le sette e quaranta, per prendere i banchi in fondo, conscia del fatto che ci sarò solo io a quell'ora. Per la strada ho incontrato Valentina e Lavinia ♥ Ci siam salutate venti volte, prima che io attraversassi la strada per andare al liceo e loro continuassero per andare all'altro plesso. E va bene, quest'anno i primini hanno avuto la magnifica idea di stare dentro e non fuori, creando una baraonda assurda. E poi nell'atrio sono pure arrivati tutti gli altri. No, dico, come cazzicherolo fanno a starci seicento persone nell'atrio del liceo? Spiegatemelo. Ad ogni modo, una volta recuperate la Giò e la Ele, siamo andate in classe. Desolazione. Siamo nella stessa stanza dell'anno scorso, vicino alla presidenza, perché ohoho siamo la classe più difficile da gestire del plesso del liceo. Amen. La prima prima ora fila via che è una meraviglia, il prof di mate è tutto tecnologico e ci fa vedere che abbiamo anche le lezioni online, con l'e-learning. Mica pippe! Seconda ora, torna la mitica prof di inglese. E' tutto okay, Sergio e Francesco sbattibeccano come al solito, Michele ha ripreso col suo "Mara de mmmerda!", Federico è più glaciale che mai, Marco e io chiacchieriamo, Marco quell'altro è sempre più timido, sì, insomma, è tutto esattamente come l'avevo lasciato. Comincio a pensare che il terzo sia al solito, e che non cambi così tanto. Poi arriva il mitico Brugia, il nuovo prof di storia e filosofia. Lo adoro. ♥ Mi ha detto che mi sono guadagnata due punti semplicemente perché ho detto che Moccia fa schifo, e che leggo roba pesante, come Umberto Eco e Oriana Fallaci. E insomma, quello stupido di Gianmarco fa le battutine. Ma non poteva rimanere in classe sua? "Ma questa non c'ha manco sedici anni e ha solo letto, da quand'è nata?" "Almeno ho fatto qualcosa di culturalmente utile!" Solo perché è sportivo (e qui si levò un coro di voci bianche), ed è terzo in Italia per salto in alto, non deve sentirsi sul tetto del mondo, e che cavolo! E poi, l'ora di scienze è andata. La prof puzza di sudore che butta per aria, di tutti i discorsi che ha fatto ho capito solo che studieremo la riproduzione umana. E poi, è arrivato Hitler. La nuova prof di latino e italiano, che ha già programmato le prove, una domani (latino) e una venerdì (italiano), e che ha già stabilito che domani comincieremo la Divina Commedia e dopodomani Letteratura Italia e la settimana prossima Letteratura Latina. Quando ha suonato la campanella per la fine delle ore Sergio se n'è uscito con "Dai ragazzi! Mancano solo otto mesi e ventinove giorni!" Hitler non ha gradito e ha storto il naso già storto di per sé, ma tant'è.
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