Presto si farà notte, Oddio xD La mia prima Panik Fic *corre a nascondersi*

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SwikeeChri;
view post Posted on 12/10/2008, 14:58




Presto si farà notte.
Il quadro elettrico della vecchia Mustang gialla si accende. Jan non sa dove andrà, dove quel vecchio catorcio riuscirà a portarlo. Sente solo l’incalzante bisogno di vagare senza una meta, radio accesa e finestrini aperti.
Sono le nove e mezzo di un quanto mai caldo ventitré agosto e le strade sono deserte. Non c’è anima viva che passeggi in giro.
«Sono tutti in vacanza» mormora a se stesso.
Improvvisamente si da dello stupido, ha lasciato il cellulare a casa, appoggiato sopra il comodino. Era troppo intento ad uscire teatralmente sbattendo la porta, per preoccuparsi di prendere il telefonino. Probabilmente ora lo staranno chiamando per sapere in quale fottuto posto è andato a cacciarsi.
Magari con l’intenzione di raggiungerlo.
Realizza che non ha la benché minima voglia di vedere anima viva, men che meno di ascoltare inutili chiacchiere. Vuole stare solo con se stesso, Jan, e pensare come non ha mai fatto in vita sua.
Lascia che la macchina lo guidi per le immense strade di Amburgo , raccomandandosi mentalmente a loro per cullarlo in quella sera solitaria. I cartello recanti i nomi delle vie si susseguono velocemente, senza che Jan si accorga realmente di dove si trova.
Mezz’ora. Un’ora. Due ore. Tre ore.
È la macchina a guidarlo, vecchia gloria, con vent’anni sul cofano leggermente ammaccato da una qualche pallonata colpevole, secoli prima. La Mustang gialla percorre a velocità sostenuta tutta la Reeperbahn.
, pensa Jan, questa macchina fa assolutamente per me. In fin dei conti, è gialla. Ho sempre voluto un mondo giallo. Il giallo è allegro, il giallo è solare, il giallo è vita. Molto più di un malinconico bianco, mille volte meglio di quel triste azzurro cielo. Decisamente, vorrei un mondo giallo.
Viene distolto da questi vaneggiamenti sui colori dai riffoni pesanti di chissà quale nuovo gruppetto del momento, che, tramite la radio, si diffondono all’interno dell’angusto abitacolo.
Cambia stazione radiofonica più e più volte, fino a beccare, manco ci avesse preso la misura, l’intro di Toxicity, dei System Of A Down. Canticchia le poche parole che sa «Now, how do you know own the world? How do you own disorder, disorder?»
L’avrà ascoltata su per giù un centinaio di volte, più che altro per non deludere quell’entusiasta Franky che spesso e volentieri inseriva il cd dei System nel lettore della macchina e nonostante tutto, non ne ha ancora memorizzato il testo.
In compenso, trova che quelle uniche parole che sa si adattino perfettamente alla situazione che sta vivendo.
Già.
Come può possedere il mondo? Come può anche solo pensare che il mondo gli cada i piedi? Qualche volta, ovvio, gli è capitato di sentircisi, in capo al mondo, ma in questo momento, seduto sul sedile semi distrutto della sua vecchia Mustang, non si sente onnipotente. Tutt’altro. Si sente rifiutato dal mondo, lontano mille miglia, almeno con la mente.
Lontano da tutto e da tutti. E cerca in tutti i modi di estraniarsi.
Decisamente, i System hanno capito in che razza di pensieri va a perdersi di tanto in tanto.

*****

Uno sguardo al quadro elettrico gli basta per sapere di essere nella merda. Il serbatoio è vuoto.
Fortunatamente, ad una cinquantina di metri dal punto dove l’auto ha dato il suo ultimo rantolo, ci sono un distributore e un bar, vicini. Sono di – all’incirca – decimo ordine, ma sono lì. Tenta, per quel che Mustang recalcitrante e poche forze concedono, di trascinare la macchina fino alla pompa. Un uomo, uscendo dal bar, ha pietà di lui e lo aiuta.
Jan, per ringraziarlo, e in mancanza di meglio, gli offre da bere. Una lunga chiacchierata e molte, forse troppe, birre sembrano agire come un toccasana mentale per lui, ora ha le idee più chiare, o almeno, crede di averle.
Esce di lì leggermente alticcio, si infila in macchina e riprende vagabondaggio del sabato sera.
Come dei piccoli flash, durante l’infinito tragitto, gli tornano in mente le ultime ore passate con gli altri, la pizza a pranzo da dividere in sei, il solito dilemma pomeridiano del film da vedere e poi quella stupida litigata con Christian. Per cosa, poi! Per una luce accesa. Sa di aver fatto fin troppo la prima donna, ma il suo orgoglio ferito gli impedisce di fare dietro-front e tornare a casa con la coda tra le gambe.
Orgoglio ferito, sì.
Ha bisogno di sfogarsi, Jan, di andarci giù pesante con l’alcool, come faceva in tempi più felici, e di dimenticare.
Ha bisogno di qualcuno che lo ascolti pazientemente.
Ha bisogno di un sostegno psicologico.
Perso in questi pensieri, raggiunge inconsapevolmente la periferia di Harburg.
Si ferma davanti ad un palazzo dall’aria austera e suona, dopo aver letto tre o quattro volte tutti i cognomi, al citofono. La voce gracchiante che lo invita a palesarsi a quella fottuta ora pare sorpresa di sentirsi rispondere «Sono Jan, e ho bisogno di un’amica che curi le mie ferite».
Sale velocemente le scale fino al terzo piano, dimostrando di saper destreggiarsi in quel posto che conosce fin troppo bene. Arrivato in cima alla rampa, si trova davanti una porta aperta e una ragazza in pigiama che lo guarda stralunata, sulla soglia.
«Stavo finendo la mia tesina – Fa lei – Ma se hai bisog…»
«Vestiti – La interrompe bruscamente lui – Andiamo a fare un giro»

*****

Ennesima mezz’ora di viaggio, ma, al contrario, in compagnia. Katrin non ha fiatato da quando è salita in macchina, non una sola parola, si è limitata ad osservare il volto corrucciato di Jan con aria divertita.
«Sai – Esordisce lui, tenendo gli occhi fissi sulla strada – Sto da schifo»
«Ah, anch’io tesoro. Siamo sulla stessa barca»
«Il che è consolante»
Accosta la macchina accanto ad un muretto, la spegne e si volta a guardare Katrin. Lei, per tutta risposta, lo abbraccia, consapevole del fatto che lui non l’avrebbe respinta affatto.
«Mi dispiace, davvero – Gli soffia contro una spalla – Dai, spiegati»
«Quello che non capisco è per qualche cazzo di motivo sono così»
«Così…? – Chiede perplessa. Poi capisce quel che lui intende – … Prima donna?»
«Esatto – Sorride – Faccio pena. E la cosa che mi fa innervosire di più è che sono capace soltanto di infilarmi in questo catorcio e vagabondare. Ormai è un vizio peggio del fumo»
«Però – Fa lei, staccandosi dall’abbraccio – ti piace farlo, vero?»
«Fumare o fuggire?»
«Fuggire, testone»
«Ah, ehm – Si gratta la testa, in cerca di una risposta che non sia un monosillabo privo di vita – Sì. Mi aiuta a pensare. Sai meglio di me che ultimamente vagare senza una meta è la cosa che faccio più spesso. Ma non solo perché, cheneso, litigo con qualcuno come oggi. Semplicemente, dipendo da questa sensazione di libertà che mi sento addosso»
«E quindi…?» Incalza lei.
«E quindi, andiamo o facciamo notte in questa strada deserta?»
Il sorriso che si dipinge sul volto di Katrin dice tutto.

*****

Come sempre. La solita assurda, rassicurante, senza scopo, infantile situazione.
Un ragazzo e una ragazza, davanti ad una birra, insieme ad un fiume inarrestabile di parole.
«Alle cazzate – Annuncia Katrin alzando il bicchiere pieno – Che se ne facciano sempre più»
«Alla musica – Le risponde lui, mezzo brillo – Che senza non vivrei»
«Jan, amore della zia, dovevamo proprio finire in un autogrill con della birra pessima?» Chiede lei, sorseggiando la sua e interrompendo i brindisi.
«Sì, se tutti i bar che abbiamo visto per la strada sono chiusi. Accontentati Kat, non fare la schizzinosa»
Brindano ancora, alla libertà, all’amore di cui entrambi sono sprovvisti, al sesso – su suggerimento di Jan –, al quel maledetto vizio di rintanarsi in un bar a bere birra insieme, a quel maledetto vizio che entrambi adorano e da cui dipendono.
Sono le quattro del mattino quando, mezzi ubriachi, escono dall’autogrill cacciati dal titolare – disgustato, per altro – che già dalla loro entrata li teneva d’occhio.
Si chiudono in macchina, Jan fa per accenderla, ma un mugolio proveniente dalla sua destra lo distoglie dal suo intento.
«Ho freddo, Werner. – Biascica Katrin – Faresti meglio a farmi un po’ di caldo»
«Santo cielo, Katrin. Potevi coprirti»
«Per favore – Incalza lei – Ho sonno»
Solo in quel momento Jan si rende conto di non dormire da più di un giorno, e sente su di sé tutta la stanchezza del mondo. Avverte a malapena le gambe, e ogni movimento gli sembra costargli un immenso sforzo.
Cercando di tenere aperte le palpebre, esce dall’auto e, raggiunto lo sportello del passeggero, ne estrae Katrin, in stato semi comatoso.
La depone sui sedili posteriori e fa per tornare al posto del conducente, ma sente una manina fredda afferrargli un polso, e una voce familiare pregarlo di dormire accanto a lui.
In fin dei conti, quello è il modo più intelligente e immediato per ovviare al problema di Katrin, pensa distratto. Perché non ci ha pensato prima?
Le si siede accanto, abbracciandola e lasciando che lei posi il capo sulla sua spalla.
Abbandonato sul sedile anteriore, dove sedeva Kat, il cellulare di lei comincia a vibrare, e sul display appare chiaramente il nome ‘Linke’. Jan non si cura di rispondere, non si chiede nemmeno perché il suo amico abbia il numero della ragazza che gli dorme tra le braccia, tanto si trova bene in quel momento.
Si assopisce nel giro di pochi minuti, l’ultimo pensiero che riesce a formulare è quello di ricordare a Katrin di non russargli vicino ad un orecchio. Poi, il buio.
E presto si farà giorno.







E' una shottina scritta tra l'altro giorno durante l'ora di letteratura italiana e oggi pomeriggio. XD
Hope u like it ♥
*si nasconde*
 
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.:Alexis:.
view post Posted on 12/10/2008, 15:22




Ma ... ma... è stupenda! Sìsì!
Bellissima e, per giunta, scritta benissimo. Davvero, i miei complimenti!^^
 
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.NightMare*
view post Posted on 12/10/2008, 15:35




E' stupenda Chri. ♥
Secondo me non è una one shot, devi continuarla. ù_ù
 
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SwikeeChri;
view post Posted on 12/10/2008, 16:17




Grazie ragazze. ♥
Troppo gentili. =3

Kia, credo che la storia finisca qui XD Non sono brava a scrivere long fic u___u mi stanco dopo il terzo/quarto capitolo di solito, e non ho più di che scrivere. xD
 
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.NightMare*
view post Posted on 12/10/2008, 16:19




Ti capisco. La mia l'ho lasciata così. xD
 
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·.·• Deanna ~ ™
view post Posted on 12/10/2008, 19:00




O.O é bellissimissima!! woow...
ma sei bravissima!!! complimenti davvero!! =)
 
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frankye93
view post Posted on 12/10/2008, 21:42




*-*
Io amo questa donnaH xD
E' bellissima..non trovo nemmeno le parole porco Kiro u.u
Jan è così...e Kat...xD
Oddio...
 
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SwikeeChri;
view post Posted on 13/10/2008, 20:14




Danke girls ♥♥♥
*diffonde love nell'aria*
 
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{ SnowWhiteQueen~
view post Posted on 21/10/2008, 20:57




l'ho letta su efp!!! e anche nel foro di timo se non erro...
comunque mi piace molto!!!! è scritta molto bene... sisi complimenti!!!^^
 
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8 replies since 12/10/2008, 14:58   140 views
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