questo è il mio regalo di compleanno per la giò XDXD
una One Shot (un po' long XD) horror... ultimamente mi sono appassionata a questo genere XD (Stephen King! Stephen King! Stephen King!)
spero che sia riuscita bene... l'ho scritta molto velocemente...
giò, spero non ti porti sfiga XD
(notte) 7 Novembre
Si avvicinò a lei e la strinse tra le sue braccia nude, osservando insieme lo spettacolo artificiale che offriva Berlino... Giorgia si lasciò coccolare dai suoi baci lenti sul collo, alleviati solo dalla presenza dei capelli, che subito Linke spostò con un veloce gesto della mano... lei sorrise lievemente chiudendo gli occhi e rialzando un altro po’ le coperte che la coprivano fino sopra il seno... “Pronta per domani?” le sussurrò Linke guardandola con occhi ammaliati, sorridendo completamente preso dall’espressione sul suo visto “penso di si” “cosa significherebbe ‘penso’?” Giorgia rise piano “No... intendevo dire che sono pronta, però...” “ecco... però ti manca una cosa” disse Linke sorridendole avidamente...infilò una mano nei suoi pantaloni e la trovò, una piccola scatolina blu scuro, con dentro una collana d’argento, un ciondolo a forma di croce... le spostò i capelli e le mise la collana al fine collo... “ma no! Che fai? Non dovevi...” disse amorevolmente Giorgia “sssshh! È il mio regalo di anniversario!!” “non era il viaggio il tuo regalo?” “e anche questo...” Giorgia si voltò verso di lui e lo strinse al collo, per poi baciarlo intensamente... gli occhi argentei di Linke si chiusero immediatamente, assaporando il momento... la strinse poi intorno ai fianchi e si sdraiarono nel letto... “ti amo...” le sussurrò... “mhm... ti adoro” rispose lei... e si sotterrarono sotto le coperte...
8 Novembre ore 6.00
“piccola...” le sussurrò Linke piano, all’orecchio... “mhm” “hei... dobbiamo partire sennò perdiamo il Jet!” “mhm... si ok... arrivo...” mugolò ancora completamente assonnata... scese dal letto, completamente nuda, mentre Linke la guardava appoggiato al muretto e le braccia incrociate... quando fu pronta presero le valigie, chiamarono un taxi e si fecero portare alla stazione... li aspettarono seduti in una panchina... “credi che dovremo aspettare ancora molto?” chiese Giorgia, esaltata all’idea di andare in Giappone e ancora un po’ assonnata... appoggiata alla spalla di Linke, che la stringeva su un fianco... “non lo so, tesoro... è difficile a dirsi... avevano detto verso le 8... ma non sono mai puntuali, lo sai” Giorgia abbassò lo sguardo grugnendo... poggiò una mano sul suo petto e socchiuse gli occhi un attimo... sentiva il battito del suo cuore... e lo sentì sospirare pesantemente... sentì un fremito dentro di lui... “hei... credo che ci siamo” disse Linke guardandola sorridente... lei gli sorrise di risposta e lo prese per mano... il Jet era arrivato.... presero le valigie e velocemente corsero dentro di esso, salutando sorridenti l’autista... si sedettero un accanto all’altro... si allacciarono le cinture e accesero l’mp3, mettendosi una cuffia l’uno... e il Jet partì... gli occhi cristallini di Linke si incontrarono con quelli castano scuro di Giorgia e si sorrisero... “sai che sei bellissima?” Giò ridacchiò allegramente, stringendo il braccio di Linke... lui le afferrò il mento con due dita e si avvicinò a lei, baciandola delicatamente... si coccolarono e dormirono per diverse ore... il viaggio era lungo, e il tempo non era dei migliori... il vento leggero si trasformò presto in una tempesta, che probabilmente avrebbe ostacolato il loro viaggio... la radio del Jet si accese e ne uscì la voce dell’autista “legatevi bene le cinture, stiamo per entrare in una tempesta elettrica, probabilmente dovremo tentare un atterraggio di fortuna” Giorgia sbiancò alla vista dei fulmini in lontananza e si strinse forte al braccio di Linke, che cercò di rassicurarla... per un lungo tratto sembrò essere tutto sotto controllo, e la tempesta elettrica era ormai lontana... Linke le accarezzò il viso “forza piccola... è tutto pass...” non ebbe neanche il tempo di finire la frase che un fulmine colpì in pieno l’aereo facendolo ondeggiare... scattarono gli allarmi... Giorgia iniziò ad agitarsi e in seguito a urlare, tenendosi stretta a Linke, che chiuse gli occhi sperando che fosse solo un brutto incubo... per poco tempo l’aereo ondeggiò soltanto, poi iniziò a precipitare... iniziò a urlare anche Linke e strinse forte Giorgia al suo petto sperando che tutto andasse bene... il Jet continuò a scendere, a scendere... senza fermarsi... le lacrime gli uscirono fuori velocemente... Giorgia smise di urla di colpo... si girò a guardarla... era svenuta... riusciva quasi a vedere il mare sotto di loro... richiuse gli occhi e strinse i denti... in un attimo sentì la morte incombere e tutti i suoi ricordi affollargli la mente... quelli tristi, quelli felici... quando aveva conosciuto Giorgia per la prima volta, in mezzo ad una stradina, all’uscita dal liceo... ricordava quando si erano baciati per la prima volta e quando l’avevano fatto per la prima volta... riusciva a vedere il suo sguardo, il suo sorriso della notte prima... le sue parole, le sue labbra muoversi lentamente e baciarlo... sentì i sensi abbandonarlo... svenne...
Aprì gli occhi lentamente... sentiva un lacerante dolore alla testa... si poggiò una mano sulla fronte, era piena di sangue... aveva sbattuto violentemente contro la parete del Jet... quando riuscì a focalizzare bene, vide che praticamente davanti a lui c’era sabbia... il vetro era rotto e solo per miracolo i pezzi di vetro non gli avevano cavato gli occhi... un improvvisa angoscia lo avvolse completamente... terrore... voltò subito lo sguardo a destra e poi a sinistra di lui... e lanciò un lungo sospiro di sollievo... era tra le sue braccia... qualche livido qua e la... ma stava bene... iniziò ad agitarla lentamente per cercare di svegliarla... lei sbatté le palpebre e poi lo fissò... “siamo ancora vivi? O siamo in paradiso?” Linke rise di gusto... “no tesoro... siamo vivi e vegeti!” rispose entusiasta... Giò ridacchiò piano... poi cercò di alzarsi, gemendo... le gambe le facevano molto male, doveva aver sbattuto da qualche parte... Linke la aiutò e lentamente uscirono dal Jet... erano su un’isola... si voltarono per un attimo verso il Jet... per metà in acqua per metà sulla spiaggia... l’ala destra non c’era più... doveva essersi rotta e se l’era portata via la corrente marina... guardarono verso il centro dell’isola... c’era un grande bosco, molto rigoglioso... palme e tanti cespugli... a destra poi la costiera e più a sinistra la spiaggia... “dove siamo?” chiese giò preoccupata “non lo so” rispose Linke sinceramente... sempre più spaesato... guardò verso l’orizzonte sperando di avvistare terra o qualcos’ altro che potesse salvarli... ma niente... prese giò per la mano e iniziarono a girare intorno all’isola... la costiera era solo in un breve tratto, abbastanza pericoloso... Giorgia inciampò su un sasso e si slogò la caviglia sinistra... lanciò un gemito... Linke la prese in braccio e rinunciò a fare il giro dell’isola... probabilmente l’avrebbe fatto di notte... mentre che lei dormiva... la fece sdraiare sulla spiagga, con la testa su un grande masso di pietra... le tolse la scarpa e osservò la caviglia attentamente... non era un dottore, c’era poco da fare, lui non vedeva niente... “cosa vedi Chris?” “tesoro... io... io non vedo niente... magari te la sei solo slogata... entro nel Jet a vedere se c’è del ghiaccio, tu aspetta qui ok?” Giorgia annuì poco convinta... e osservò il suo amato correre velocemente dentro il Jet... Linke entrò nello stanzino di pilotaggio... e subito si sentì vomito e nausea accogliere il suo corpo... ebbe quasi paura, o forse più che altro angoscia, davanti a quella scena... l’autista aveva la testa completamente schiacciata contro il vetro, ormai ricoperto del rosso del sangue... gli occhi spenti, serrati fissavano un punto lontano... chiuse gli occhi per un attimo e spostò lo sguardo da un’altra parte... li accanto c’era un piccolo frigo... lo aprì... c’erano cibo, bevande... e in alto trovò il ghiaccio... si strappò la manica della camicia e la riempì con tanti cubetti di ghiaccio, richiudendola a sacca... corse velocemente verso il luogo dove aveva lasciato Giorgia... “eccomi qui.” Disse teso... lei se ne accorse, ma lui lo immaginava, lei alla fine scopre sempre tutto... “cosa c’è?” “tesoro... niente... niente” “non è vero... dimmi forza” Linke la guardò quasi sofferente... la scena dell’autista era impressa nella sua mente “l’autista.” “cos’è successo?” chiese con più timore... Linke scosse la testa e le fasciò la caviglia... “niente... tu ora riposati... nella cabina di pilotaggio c’erano cibo e bevande per almeno una settimana... potremmo usare la radio per contattare qualcuno, anche se non so come si fa, ma lo capirò... sta sera invece voglio fare un giro dell’isola” Giorgia annuì... era ormai pomeriggio inoltrato... forse le 19.00... rimasero stesi a fissare il mare per molto tempo... abbracciati, quasi impauriti ed infreddoliti... ma l’importante era che fossero ancora vivi... più tardi Linke si alzò... lei stava dormendo... si incamminò verso il fitto bosco e vi entrò dentro, anche se poco convinto... non fece neanche il primo passo che si sentì toccare la spalla... lanciò un urlo e poi si girò... lei rideva divertita... “che cosa ci fai qui? Non puoi venire... la tua caviglia” disse indicando il suo piede “Non ti preoccupare... ora va meglio” Linke la guardò preoccupato, ma alla fine annuì e le prese la mano... camminarono per molto tempo... difficile definire se fossero stati secondi, minuti od ore... da tempo il bosco si era riempito di una strana nebiolina... Linke guardò Giorgia stranito “conosco questo posto” “ci siamo già passati” Linke si guardò intorno “stiamo girando in tondo” disse con tono serio... Giorgia si allarmò... Linke la strinse forte per un braccio e se la trascinò più velocemente... cominciò a correre, dimenticandosi della caviglia di Giò... lei inciampò e cadde a terra... Linke si girò ma la nebbia era diventata troppo fitta e non riusciva a vederla... “Chris! Chris! Aiutami! Dove sei? Ti prego Chris! Ahia! Mi fa male la caviglia... Chris aiutami... Chris!” sentì un fruscio tra l’erba “Chris?” Linke iniziò a cercarla iniziandosi a spaventare... quasi voleva piangere... aveva paura... “Chris! CHRIS! CHRIS” le urla di Giorgia si fecero più forti... ci fu un lungo url di dolore, lacerante... poi silenzio “GIò! GIORGIA!” gemette Linke sperando di ricevere risposta... continuò a cercare per un arco di tempo che forse durò un’ora... poi si buttò a terra e pianse... disperato... poggiò una mano sul prato e sentì qualcosa di metallico sul palmo... guardò l’oggetto... era il ciondolo della collana che le aveva regalato... epoco più avanti i suoi vestiti lacerati... spalancò gli occhi ormai rossi e pieni di lacrime e dolore... e poi urlò... urlò così forte da risvegliare l’intera foresta... da sentirsi fino allo stesso Jet... ci fu un lungo periodo di silenzio... poi Linke lanciò un altro urlo... molto più forte e pieno di terrore... e in un attimo si arrestò anch’esso...
^^