Fünf Kapitel, nuova fanfic :)

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Geisha°
view post Posted on 27/8/2009, 17:39




Salve forum!
Dunque, mi appresto a postare una mia nuova fanfic; questa volta però non si tratta di una one-shot ma di una storiella a capitoli (come si evince facilmente dal titolo xD).
Purtroppo, viene molto lunga, per cui adesso posto il primo capitolo in due "risposte". Nel caso vi piaccia e siate interessati al seguito, lascerò il link per poter continuare la lettura sul sito nella quale la sto postando.
Buona divertimento (:

1. Starbucks

“Eccola finalmente! Possibile sia sempre in ritardo?!” commentò ad alta voce Timo sporgendosi dalla sua sedia Starbucks con vista sulla Brandeburger Tor mentre la indicava; in quel momento una sportina contente due libri si abbatté sulla sua nuca.
“Ahia!” si lamentò,
“Sei un villano Timo!” lo rimproverò David,
“Dovevamo vederci venti minuti fa!” cercò di difendersi,
“Possibile che tu non riesca ad essere..”
“Sssh! Arriva!”, Christian li zittì entrambi.
“Come mai devono stare zitti, Christian?”, la ragazza sbucò alle spalle dell’amico; nel gruppo scese un silenzio gelido.
“Mi stavo lamentando del tuo puntuale ritardo e David mi ha lanciato dei libri sul collo!” sbuffò Timo rompendo il silenzio. La ragazza prese posto tra Christian e David, Timo aveva già iniziato male con lei.
Il sole di quei primi giorni di luglio riempiva la piazza con gran luce e calore, tutti giravano per la città con canottiere, bermuda e gonne; Starbucks e Hӓagen Dazs erano le mete preferite dai ragazzi per refrigerarsi tra un po’ di shopping e l’altro.
“Cosa vi porto ragazzi?” chiese una delle cameriere del locale; i ragazzi l’ammirarono per qualche secondo: alta, generosa nelle forme, bellissimi capelli lunghi color grano e due brillanti occhi azzurri.
“Eis Schokolade, grazie!” ordinò la ragazza per sbloccare quell’imbarazzante momento di stallo,
“Anche per me..” aggiunse ancora intontito Christian;
“E due caffè shakerati, grazie!” concluse infine Timo. La cameriera prese nota e si allontanò, i ragazzi la seguirono con lo sguardo.
“Dovreste fare qualcosa per i vostri ormoni ragazzi..” commentò la ragazza,
“E tu dovresti fare qualcosa per il tuo ritardo cronico!” rispose spazientito Timo,
“Timo..” , David cercò di riprenderlo per evitare la catastrofe; l’amica lo fermò con un cenno della mano.
“Quale sarebbe la scusa questa volta? Un meteorite ha investito il tuo gatto?!” continuò allora il ragazzo,
“Quello non se lo porterebbe via neppure il diavolo, ero con Heidi a comprare dei vestiti” rispose in tutta tranquillità la ragazza;
“Ah, ma certo! Quando mai non sei a comprare dei vestiti?” replicò Timo portandosi le mani davanti alla faccia stizzito.
“A proposito – disse la ragazza rivolta a Christian - Heidi ha comprato un completo intimo bellissimo!”,
“Ah si?” domandò interessato l’interpellato,
“Vedrai che farete scintille! Altroché ansie da prestazione!” spiegò con trasporto, l’amico arrossì e le fece un nevrotico cenno con le mani di parlare più piano; David iniziò a sghignazzare.
“Beeess!” urlò Timo con uno strano scatto in avanti; la ragazza non notò il movimento ma l’ennesimo intervento dell’amico la stava facendo davvero innervosire. Si voltò verso di lui stizzita quando si accorse della strana posizione del ragazzo: era sdraiato sul tavolino con le mani protese verso di lei. Più chiaramente, esse si trovavano sopra il seno della ragazza, centimetro più, centimetro meno. Bess sgranò gli occhi,
“Ma che cazzo fai maiale?!” gridò piena di rabbia;
“Eri mezza nuda!” replicò con altrettanta rabbia il ragazzo,
“Cosa stai dicendo?!” le gote di Bess si arrossarono leggermente,
“A parlare di ansie da prestazione si è abbassata la canottiera e non hai il reggiseno..” concluse il ragazzo.
“Ehm..scusate..”, la bella cameriera con fare imbarazzato cercò di richiamare l’attenzione dei quattro ragazzi; Timo, ancora sdraiato sul tavolino, si schiarì la voce e tornò al suo posto chiedendo venia con un cenno della mano. Bess sbuffò e si voltò dalla parte di David sistemandosi la canottiera rossa, non degnò di uno sguardo la povera ragazza e non sembrava neanche troppo interessata al suo Eis Schokolade.
“Guarda che lo mangio io se continui così..” cercò di scuoterla Christian allungando la mano verso la coppa della ragazza,
“Ehi! Non allungare le mani pure tu!” reagì avvicinandosi il dolce,
“Troppi testimoni, se poi lo viene a sapere Heidi..” continuò scherzando il ragazzo,
“Se poi avessi fatto tu il gesto di Timo, sarebbe di sicuro arrivata Heidi!” commentò David e i due amici iniziarono a ridere. Timo si morse il labbro inferiore, tra il caldo, la figura fatta con la cameriera e la poca simpatia degli amici, sentiva di essere vicino ad una crisi di nervi. Bess non l’aveva ancora degnato di uno sguardo, aveva addirittura iniziato a mangiare il suo gelato girata completamente dalla parte di David, dando al ragazzo solo il profilo. Detestava i momenti da bimba viziata della ragazza.
“Non è colpa mia se le ragazze si mettono ‘ste canottiere senza spalline e senza reggiseno!” commentò; la ragazza sbatté la coppa sul tavolino e guardò con ira l’amico,
“Tu cosa ne sai se ho o meno il reggiseno?!” sbottò,
“Si vedrebbe il segno, e poi prima la canottiera si è abbassata a sufficienza per darmi la conferma che non hai nulla sotto!”.
Era la fine. Timo e Bess si erano messi –come loro solito- a litigare. David guardò verso il cielo: le nuvole iniziavano ad avanzare e il vento si era fatto più forte. Christian portò una mano a coprirsi il volto, non aveva mai vinto l’imbarazzo di stare vicino a quei due mentre litigavano comodamente in pubblico. Il mistero più grande risiedeva nel fatto che quei due lavoravano insieme a diversi lavori di riprese e montaggi video in tutta professionalità e tranquillità. Mai un litigo. Sempre d’amore e d’accordo.
“E tu ne hai pure approfittato per guardare?” domandò Bess alzandosi di scatto dalla sedia; i clienti attorno si girarono verso i ragazzi.
“Bess, per favore..” cercò di dire Christian,
“Rilassati, non c’è molto da guardare lì” rispose Timo indicando con lo sguardo la parte anatomica incriminata. Christian si voltò di lato guardando verso terra, David cercò di rimanere composto, con il polpaccio destro sul ginocchio sinistro, le braccia abbandonate sulle gambe e lo sguardo rivolto verso l’alto. Bess sbarrò occhi e bocca, si morse le labbra e, con mossa agile, si sfilò una ballerina dal piede e la lanciò con violenza in faccia al ragazzo. La clientela commentò con un “Ooh”. Timo dopo aver incassato il colpo prese la scarpa e la restituì al mittente senza proferire parola. Bess strappò con vigore la scarpa dalle mani dell’amico.
“E’ tornato il sole” commentò David indicandolo con un dito. Timo volse lo sguardo verso il cancello di Brandeburgo e alla folla di turisti intenti ad ammirarlo e a fare fotografie.
“Bess, cos’hai comprato con Heidi?” domandò Christian per cercare di portare l’attenzione su qualcos’altro; la ragazza, contenta della domanda, gli rispose con un sorriso luminoso, poi prese a sé le sporte e iniziò a spiegare:
“Venerdì ho un’ esibizione di tango, così due giorni fa sono andata con Juri a prendere un vestito nuovo, solo che ieri a lezione mi si sono rotte le scarpe, e oggi con Heidi ho comprato queste”, disse mostrando l’acquisto a Christian e David, i due approvarono.
“Poi, visto che questo sabato vado al Matrix all’aperto con il gruppo di amici dei miei cugini e..” la ragazza arrossì lievemente,
“E..?” domandarono ammiccanti e in coro i due ragazzi,
“E ci sarà anche Franky..ho preso un vestito nero!” disse imbarazzata ma con un altro bel sorriso. Timo portò furtivamente lo sguardo verso Bess e verso gli altri due amici, aggrottò un poco le sopracciglia ma poi si voltò di nuovo.
“Piuttosto succinto!” esclamò David guardando il secondo acquisto, non aveva tutti i torti: la forma era molto semplice, spalline sottili, busto che scendeva abbastanza morbido, cucitura a livello del pube e una ventina
di centimetri di stoffa a fare da gonna. La schiena era del tutto scoperta.
“L’ho pensato anche io, ma non ho un granché da nascondere o mostrare – attimo di pausa- vero Timo?”, disse Bess pungente. Il ragazzo si impose di non avere reazioni e neppure si voltò.
 
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Geisha°
view post Posted on 27/8/2009, 18:12




“Sappi che venerdì verremo alla tua esibizione! Questa volta non hai scampo!” incalzò David e Christian annuì,
“Basta con la scusa che ti vergogni! Ti abbiamo visto solo una volta!” continuarono.
“Ok..però non cercatemi prima dell’esibizione che poi mi imbarazzo e dimentico tutto!” sbuffò Bess, era contenta che i suoi amici fossero interessati al tango.
“Poi vedere Juri ballare con te è troppo divertente!” ridacchiò Christian,
“Juri è bravissimo!” lo difese subito Bess,
“Per me un po’ se ne approfitta, fate di quelle mosse..” continuò Chris con malizia scuotendo le anche,
“Già, tra l’altro l’accompagna pure a prendere i vestiti.. secondo me le ha fatto comprare un vestito ancora più succinto di quello per Franky!” si inserì David scherzoso.
“Juri è mio cugino! Non se ne approfitta! Balliamo da quando ho diciassette anni!” replicò Bess, i due amici annuirono e poi si guardarono tra di loro ammiccanti. Bess rise,
“Smettetela, Juri è fidanzato!”,
“E la sua ragazza non è gelosa?” domandò Chris,
“Conosciamo Ada da sempre, se si è innamorata di Juri è perché l’ha visto ballare con me! Poi lei gioca a pallavolo..” rispose Bess, ma i due non sembravano soddisfatti della risposta.
“Dai ragazzi! Siamo parenti, poi io..” le parole le si bloccarono in gola, i suoi occhi caddero involontariamente per un attimo su Timo,
“Tu..?” chiesero i due nel modo di prima,
“E’ tardi, ho lezione e non voglio che Juri perda tempo ad aspettarmi!” si alzò, tirò fuori i soldi per il suo gelato, raccolse le sue buste e salutò i ragazzi di tutta fretta.
David e Christian guardarono l’amica allontanarsi,
“Si è interrotta sul più bello!” commentò Christian continuando a guardare verso la direzione della ragazza,
“Secondo me stava per dire qualcosa su..” provò a dire David,
“Chi cazzo è questo Franky?!” lo interruppe bruscamente Timo. David e Christian si guardarono, si voltarono verso Timo poi tornarono a scrutarsi negli occhi,
“Beh..lui è..Franky..” balbettarono,
“Chi è?! Perché non me ne ha parlato?!” il ragazzo era sempre più irritato.
“E’ inutile che ti arrabbi Timo – iniziò David - Anche se siete amici non fate altro che scannarvi, riuscite a convivere solo mentre lavorate! Ovvio che poi a te certe cose non le dice, non ha tempo tra un urlo e l’altro!”; Christian annuì con un cenno delle sopracciglia.
“Ah, è così? Perché spesso litighiamo allora non sono un buon amico quanto te e Linke?!” sbottò,
“Come può confidarsi con te se trovate solo motivi per battibeccare? Ti sei reso conto della scenata che avete fatto prima?” continuò David,
“Io le evito una figuraccia e lei mi urla che sono un maiale!!” disse a mo’ di resa,
“Lei non aveva capito cosa stessi facendo, bastava spiegarle con calma che si era mezza svestita, tu invece l’hai subito attaccata”,
“Mi ha offeso!”,
“Lo sai che Bess è un po’ distratta..” continuò a difenderla David,
“Distratta? Bess ha sempre la testa altrove! Bisogna sempre controllare quello che fa, la sua sbadataggine è preoccupante! Non sono mai tranquillo quando esco con lei, bisogna tenerle gli occhi addosso come ad una bambina!” sentenziò Timo.
“Dai, dì che le vuoi bene ma non sai dimostrarglielo perché è troppo svampita” lo stuzzicò Christian portando la guancia sinistra sulla mano corrispondente, appoggiata con il gomito al tavolino.
“Andiamo! E’ una mia amica! Io la considero tale, è lei che a quanto pare non si fida” sbuffò incrociando le braccia e abbassando lo sguardo. Gli altri due amici sorrisero.
“Io credo che ti consideri un fratellone, sei sempre li a proteggerla dal mondo..” riprese David,
“Allora perché io devo venire a sapere così dell’esistenza di questo Franky?” Timo era seriamente scocciato,
“Non lo so Timo, forse si vergogna..”; Timo scosse la testa.
“E da quanto tempo si frequenta con lui?”, i due amici ripeterono la stessa scena di occhiate, Bess non gliene aveva proprio mai parlato!
“Eh..da un po’..” rischiò Christian, Timo sgranò gli occhi,
“Da quanto po’?!”,
“Beh..è nel giro dei suoi cugini..”,
“Christian Linke, David Lauden Bonk..da quanto tempo Bess lo frequenta?” domandò con un tono crescente di voce.
“In modo un po’ intimo, cioè solo loro due..un..” Christian cercò di prendere tempo gesticolando con le mani,
“Diciamo che è un mese” disse d’un fiato David.
“Un mese?!- urlò Timo- E in tutto questo tempo il signor Franky è uscito e si è sentito con Bess mentre io ero all’oscuro di tutto?!”; la clientela di Starbucks tornò a voltarsi verso i ragazzi.
“Calmati! Sono sempre usciti con gli amici di Juri e Jan e messaggiano un po’..Bess non ha mai parlato di appuntamenti” spiegò David portando una mano sulla spalla di Timo.
“Beh..” mormorò Chris, David lo fulminò con i suoi occhi di ghiaccio,
“Franky una volta l’ha accompagnata per ricomprarti quella maglietta bianca che ti aveva sporcato di vino e che non era riuscita a pulire..ma solo per caso, si sono incrociati mentre lui usciva da un negozio di dischi!” raccontò Christian.
Timo ripensò a quando, durante una festa, Bess era scivolata su di una fetta di salame caduta a terra; lui, per aiutarla a non sfracellarsi al suolo, l’aveva presa al volo per le braccia, ma quando si sistemarono, lei si accorse che il bicchiere che teneva in mano era vuoto, e il contenuto (vino rosso) purtroppo si era tutto riversato sulla maglietta del ragazzo. Una delle sue magliette preferite. Bess aveva così insistito per lavarla che Timo aveva ceduto, ma quando la ragazza si ripresentò qualche settimana dopo con un pacco regalo, capì che non era riuscita a pulirla bene e che gliela aveva ricomprata. Quel gesto gli aveva davvero fatto piacere. Al ricordo Timo sorrise lievemente, era successo forse il mese precedente.
“Era disperata, non trovava quella maglietta da nessuna parte” continuò Christian,
“Già, ha girato giorni interi per i negozi più strani per trovarla” annuì David,
“Quando l’ha trovata era felicissima perché era riuscita a rimediare al disastro, diceva che Franky le aveva portato fortuna..”concluse Chris. Quell’ultima osservazione fece tornare il cattivo umore a Timo, si alzò di scatto,
“Sempre a fare la figura dell’idiota a causa sua!” commentò; lasciò i soldi per il suo caffè shakerato e prese Strasse des 17 Juni in direzione Torre della Vittoria. I due amici rimasti al tavolo si guardarono interrogativi: “Ma non abita dall’altra parte?” si domandarono.

Olè, sappiatemi dire (:
 
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.:Alexis:.
view post Posted on 27/8/2009, 22:05




Davvero molto interessante. Scrivi molto bene e mi hai profondamente incuriosito. Spero che continuerai presto.
 
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Geisha°
view post Posted on 28/8/2009, 00:51




Spero che questa mia ff possa continuare ad interessarti e incuriosirti (:
 
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.:Alexis:.
view post Posted on 28/8/2009, 12:00




Ma sì, daii.
Aggiorna presto che sono impaziente!(:
 
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Aly The Strange
view post Posted on 28/8/2009, 12:42




Oddio l'ho vista solo adesso. Che bella! Mi piace come scrivi (:
Magari riuscisse a me di scrivere qualcosa di decente! Non riesco a farmi piacere quello che scrivo .___.
Hai un'altra lettrice u.ù

Poi mi piace la storia, si si (:
 
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Geisha°
view post Posted on 28/8/2009, 14:41




Sono onorata di avere una nuova lettrice! (:
Grazie Aly!
 
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Aly The Strange
view post Posted on 28/8/2009, 16:08




CITAZIONE (Geisha° @ 28/8/2009, 15:41)
Sono onorata di avere una nuova lettrice! (:
Grazie Aly!

Ma di nulla! E' la verità! (:
povero Mr. Sonnenschein xD
SPOILER (click to view)
Pensa che stamattna ho visto una felpa con la scritta "little miss sunshine" :firu: :°D

 
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Geisha°
view post Posted on 29/8/2009, 13:59




Eccomi alla carica con il secondo capitolo! Spero vi piaccia!
SPOILER (click to view)
Aly, se non hai preso la "Little miss sunshine" te la regalo io e al primo concerto italiano dei Panik te la metti!! xD ..ok, sto zitta .--.


2. Soci

Timo e Bess frequentavano la stessa università, un corso cinematografico molto rinomato nella città di Berlino. La mattina prendevano la metropolitana insieme –Bess rischiava sempre di sbagliare fermata-, seguivano le stesse lezioni e durante la pausa pranzo confrontavano gli appunti presi –Bess, per quanto numerasse i fogli sui quali annotava le lezioni, ogni tanto li perdeva subito dopo la lezione e non li trovava più. Per gli esami più duri si trovavano spesso per preparasi insieme, più per alleggerire il peso della prova che per paura di non sapere le materie, per tutto ciò che richiedeva una cinepresa avevano un vero e proprio fuoco sacro. Era stata proprio grazie a questa passione comune che erano diventati amici, tanti anni prima, mentre frequentavano ancora la scuola. Timo poi si prenotava negli stessi giorni di Bess per dare gli esami –la ragazza, benché munita di agenda, correva il pericolo di non presentarsi al richiamo perché non si ricordava mai di controllare gli impegni, e con gli appuntamenti era un disastro. Bess però aveva una manualità incredibile, conosceva ogni minimo componente di una macchina da ripresa o da scatto, se qualche attrezzo si guastava generalmente lei dava la possibilità di non richiedere l’assistenza tecnica poiché era in grado di ripararlo con i pezzi di ricambio giusti. Da una vita scambiava, barattava, comprava e vendeva pezzi, gingilli..mentre i ragazzi truccavano scassati motorini, lei si divertiva a modificare macchine fotografiche, registratori e videocamere.
Le lezioni erano finite, ma c’erano ancora esami da dare per la sessione estiva; i due non erano troppo interessati a prepararsi e avevano deciso di frequentare un breve corso di tecnologia dei montaggi video. Timo e Bess erano già molto competenti, ma si era presentata come una divertente occasione di apprendimento. I due insieme riuscivano a fare dei montaggi stupendi. Molti dei ricordi del loro gruppo di amici erano stati raccolti da loro con video bellissimi, Bess era anche molto brava a scattare fotografie in particolari situazioni di luci e movimenti. Questa era l’unica dimensione nella quale non litigavano, erano invece sempre d’accordo sul da farsi o costruttivi nelle proposte. “Lavoravano” insieme da diversi anni e per questo si erano dati il soprannome di “soci” e spesso si riferivano l’uno all’altra con questo nome:
“Socio, abbiamo un problema” disse al telefono Bess,
“Socia, noi non dovremmo avere mai dei problemi” rispose Timo,
“Lo so, ma c’è un imprevisto” continuò la ragazza,
“Ciò non è bene. Di che si tratta?” chiese lui prendendo un lungo respiro,
“Ho l’incarico di comprare il regalo di compleanno per la mia cuginetta Ella, ma sono un po’ indecisa..” spiegò lei.
“Quanti anni compie? E’ troppo grande per una Barbie?” chiese Timo mordicchiandosi un’unghia,
“Socio..Ella compirà tredici anni. Se mi paleso con una Barbie mi rincorrerà per tutta la festa usando la bambola coma arma impropria!” rispose scoraggiata la ragazza,
“Cosa ne dovrei sapere io?” incalzò lui,
“Hai una sorella!” ribatté Bess,
“Io ho una bestia, che non è la stessa cosa” puntualizzò il ragazzo,
“Timo..quanto sei inutile..” mormorò spazientita lei,
“Me ne sono accorto ieri..” alluse Timo; stava per iniziare una litigata. La ragazza però non capì..
“La famiglia vuole regalarle una macchina digitale. Mi aiuti a cercarne una, per favore?” domandò con rinnovata dolcezza Bess,
“Ok” rispose Timo. Solo dopo aver riagganciato si accorse di avere un lieve sorriso sulle labbra, “idiota” pensò.
Un buon negozio di articoli informatici si trovava in Liebknecht-Strasse, proprio di fronte alla Tv Tower, nella zona di Alexanderplatz, luogo di abituale incontro notturno tra i giovani. Lì i due si incontrarono alle 5:30, Bess era leggermente in ritardo, ma per lo meno non aveva sbagliato le fermate della metro. Timo si sorprese osservarla mentre lei gli stava andando incontro: la ragazza era davvero minuta nei suoi fieri centosessantatre centimetri di sola altezza, perché poi era irrimediabilmente piatta nelle forme; i suoi capelli però erano sempre perfettamente dritti, con il loro color castagna cadevano ordinati sulle ossute spalle. Quando le fu proprio sotto al naso ridacchiò, Bess indossava una canottiera grigia –con spalline- che mostrava un po’ delle spalline del reggiseno nero che doveva indossare. Il ragazzo non riusciva nemmeno ad immaginare che taglia potesse portare, le appariva così secca da non averne bisogno.
“Perché ridi?” domandò confusa la ragazza,
“No, niente scusa..” rispose sbrigativo lui, Bess fece spallucce poi prese Timo per una manica della sua magliettona e lo portò dentro al negozio. I due iniziarono a curiosare tra scaffali ed espositori, cercavano qualcosa di recente ma non troppo sofisticato, adatto ad una ragazzina ma capace di buone foto.
“Cosa ne pensi di questa?” disse Bess indicando una Canon ultimo modello rosa confetto, il ragazzo la guardò un po’ di traverso,
“Ha delle ottime specifiche, ma non è un po’ troppo..troppo..” diceva scuotendo le mani in cerca delle parole, l’amica lo guardava attentamente.
“Insomma, è orrenda così rosa!” concluse Timo, senza aver trovato grandi perifrasi per esprimersi.
“Magari c’è in altri colori..” disse Bess facendo spallucce,
“Poi è troppo delicata, una ragazzina non la tratterebbe con l’attenzione necessaria” cercò di riprendersi il ragazzo,
“Forse hai ragione socio” annuì la ragazza, lui tirò un sospiro di sollievo. Bess riprese la ricerca e controllò tra altri scaffali, quando voltandosi vide un modello che sembrava semplice e adatto alla cugina, si diresse a passo deciso verso la meta senza notare che dei bambini stavano giocando con delle X-box dotate di joystick con cavo. Era prossima ad inciamparci,
“Ehi!” cercò di avvisarla uno dei bambini, Timo si precipitò per cercare di non farla cadere. Sbum. Il ragazzo aveva evitato il peggio, ma i due avevano sbattuto contro degli scaffali, per fortuna non era accaduto nulla di grave. Un commesso si sporse un poco
“E’ successo qualcosa?” domandò,
“No no, scusi, sono inciampato tra i miei piedi!” rispose di fretta Timo. Scusa di merda pensò. Bess ridacchiò.
“Grazie Timo – sorrise- Senti, che ne dici di questa Kodak? Semplice, con delle specifiche niente male!” disse, il ragazzo approvò. Era necessario un commesso. Bess si guardò un po’ attorno,
“Ehi! Guarda Timo! C’è mio cugino Jan! -esclamò indicando un ragazzo di spalle- Voglio fargli un agguato!”; la ragazza si avvicinò quatta quatta all’obiettivo. Un passo. Due passi.
“Cugino!” squittì di soppiatto, Jan ebbe un sussulto, non si aspettava un attacco alle spalle, si voltò verso Bess e sorrise
“Cugina! Sei in missione per Ella?” domandò,
“Sì, le ho quasi preso il regalo!” rispose lei facendo l’occhiolino. Timo intanto si stava avvicinando ai due, Jan lo notò e mentre stava per aprire bocca per salutarlo..
“Ciao Bess!”, una terza voce si inserì; la ragazza riconobbe il timbro e si irrigidì, Timo poté osservare bene quella reazione.
“C-ciao Franky..” balbettò Bess abbassando lo sguardo, non si aspettava di incontrare Franky con il cugino ed era tesissima, sentiva le gote incandescenti. Non aveva il coraggio di guardarlo negli occhi.
“Mi fa piacere vederti – iniziò Franky – Allora hai trovato il regalo per tua cugina?” domandò il ragazzo sinceramente interessato. Franky aveva dei dolcissimi occhi blu come l’oceano, Bess aveva paura di guardarli troppo perché temeva di perdersi e non riuscire più a parlare.
“Vorrei..vorrei regalarle una Kodak..” mugugnò Bess cercando di contenere l’imbarazzo, Franky le sorrise così teneramente che alla ragazza brillarono gli occhi e le si schiusero lievemente le labbra.
“Andiamo a prendere la Kodak allora!” esclamò Franky, Bess lo guardò confusa poi si riprese. I due si allontanarono. Timo osservò tutta la scena con il segno del disgusto sulle labbra e una profonda rabbia che bolliva nelle sue vene. Quel Franky era il solito belloccio tutto occhietti languidi e paroline dolci e Bess c’era cascata in pieno, una vera sprovveduta.
“Usciamo anche noi..” gli disse Jan, vedendo che la cugina e l’amico stavano già imboccando l’uscita.
L’aria delle sei era fresca e leggera, il sole aveva delle stupende tinte a pastello, la gente camminava, parlava, girava in bicicletta, Timo si sentiva a disagio.
“Andiamo a recuperare la macchina, Franky” disse Jan, era ora di congedarsi;
“Allora sei pronta per domani?” bisbigliò il ragazzo a Bess,
“Credo..sì!” squittì felice, anche lui sarebbe andato a vederla, la sola idea la riempiva di voglia di ballare.
“Benissimo! Allora a domani! Ciao Bess! Ciao Timo!” disse,
“Ciao ragazzi!” anche Jan salutò. Bess salutò con un cenno vago della mano, mentre i suoi occhi erano già partiti per altri mondi.
“Me ne vado..” disse diretto Timo, Bess si voltò verso di lui,
“Ah sì..grazie per avermi aiutato” disse lei sinceramente,
“Ringrazia il principe Frank, non me!” sbottò il ragazzo,
“Ma..sono uscita con te io..” replicò confusa Bess; Timo iniziò ad allontanarsi, non aveva voglia di litigare.
“Ci vediamo domani?” domandò lei,
“Dove?” ribatté non curante il ragazzo,
“Alla mia esibizione..mi piacerebbe tu facessi un filmato..” rispose timidamente Bess, Timo si voltò verso l’amica ed esplose
“Ma che cavolo vuoi da me?!” urlò,
“Cosa dici?” Bess sentiva le lacrime agli occhi,
“Che dico? Dico che mi fai sempre passare per lo scemo di turno!”.
“Chiedi a qualcun altro di fare le riprese!” e portò lo sguardo alla sua sinistra,
“Perché?” provò a chiedere lei,
“Perché non me ne importa nulla delle tua esibizione! Chiedi a Franky!” e se ne andò velocemente verso Unter den Linden, tra la folla. Bess lo guardò allontanarsi senza sapere cosa pensare, si sentiva tremendamente a disagio lì nel mezzo del marciapiede da sola. Prese un fazzoletto dalla borsa e se lo portò sulle guance, vi nascose le lacrime nere di eye-liner e matita.

..spero risulti più corto del primo! o.O
 
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.:Alexis:.
view post Posted on 29/8/2009, 17:30




Bellissimo anche questo secondo capitolo. Povero Timo, mi fa pena il ragazzo...e Bess poverina anche lei.
 
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the virgin suicide
view post Posted on 29/8/2009, 23:05




Porca miseria .___."
mi piace, cioè, complimenti.
arghh mal di stomaco.
aspetto il seguito.
 
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Aly The Strange
view post Posted on 30/8/2009, 09:18




SPOILER (click to view)
Ma la felpa c'era solo bianca e la t-shirt non c'era la mia misura .__. e anche quella era bianca. Chissà se arriva anche grigia, la prossima volta che capito da Pimkie la compro *-* Troppo bella xD Al concerto una maglia del genere ci sta eccome! xD okay la smetto u.ù


Cooomunque bel capitolo *-* Povero Timo ç_ç
Oddio sono ancora qui che mi immagino Jan che zompa in aria :°D
 
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Geisha°
view post Posted on 31/8/2009, 18:31




Ragazze, ho qui pronto il terzo capitolo della storiella, però ho bisogno di voi: questo capitolo non è lungo, di più!! [xD] Pensavo perciò di postarlo in due puntate.
La mia domanda è: preferite che lo posti a pezzi o che lasci il link di dove l'ho pubblicato per intero?

Intanto ve ne lascio un assaggino (;

3. Esibizione

Quella mattina, Heidi e Christian si erano dati appuntamento nel bar all’angolo tra Friedrichstrasse e Oranienburger-Strasse per fare colazione insieme, volevano festeggiare in modo semplice il loro secondo anno di fidanzamento. Christian aspettava la sua ragazza giocherellando con uno dei paracarri posti lungo tutto il marciapiede, indossava la maglietta nera dell’ HGT, la preferita di Heidi.
“Eccomi Chri!” disse la ragazza sbucando all’improvviso, lui le sorrise dolcemente
“Buongiorno principessa”
“Buongiorno”, e si salutarono con un bacio. Heidi era alta quasi quanto lui, con il fisico da nuotatrice e dei capelli platino corti, più corti dei suoi. Pensò per un attimo alla cameriera del giorno prima e concluse che con la sua Heidi non poteva nemmeno provare a competere,
“Ti amo!” le sussurrò prendendola da dietro le spalle.
“Questa sera dopo l’esibizione di Bess vuoi venire a casa mia?” domandò maliziosa la ragazza facendo piedino, Chris ridacchiò,
“Direi proprio di sì” rispose battendo velocemente le ciglia e facendo un sorrisetto scemo.
“A che ora hai la visita? Sicura di non voler essere accompagnata?” domandò premuroso il ragazzo,
“E’ una semplice visita di controllo prima della gara di domenica, non preoccuparti amore. Ma non so se ci andrò..”confessò lei,
“Perché?”
“Sono preoccupata per Bess” specificò Heidi, Christian chiese spiegazioni.
“Ieri sera era preoccupata per il regalo di sua cugina, per l’esibizione e per la presenza di Franky..per Timo..” alluse.
“Per Timo?” rimarcò Christian, Heidi annuì col capo,
“Sempre ieri, erano andati a prendere il regalo di Ella, ma poi hanno incontrato Jan e Franky e prima di tornare a casa sono riusciti a litigare ancora!”; Christian sospirò,
“Ma perché Bess non ha mai detto di Franky a Timo?” chiese il ragazzo,
“Bess mi ha detto che Timo se ne sarebbe sempre lamentato, avrebbe sempre criticato Franky e avrebbero litigato molto di più e lei non vuole tutto questo. Io credo sia davvero interessata a Franky, ma è piuttosto confusa..” osservò Heidi,
“Confusa a che proposito?” cercò di capire Christian,
“Penso non sopporterebbe lo scontro tra Timo e Franky. Sai che Timo è tipo che non le manda a dire, se qualcosa non gli va a genio lo dice chiaramente..”,
“Però glielo doveva dire, ieri si deve essere sentito davvero in imbarazzo, già l’altro giorno da Starbucks si sentiva un’idiota” il ragazzo difese l’amico.
“Io avevo detto a Bess che poteva parlarne tranquillamente con Timo, ma lei ha rimandato continuamente..”. I due innamorati si guardarono e sospirarono, poi decisero che potevano rimandare la discussione e si abbandonarono a dolci effusioni.

Attendo le vostre risposte! ^^
 
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the virgin suicide
view post Posted on 31/8/2009, 21:00




Puntate u.ù
 
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Geisha°
view post Posted on 1/9/2009, 16:56




Parte seconda del terzo capitolo.


Il cellulare di David squillava insistentemente, la sua pazienza giunse al limite,
“Cosa cavolo vuoi Sonnenschein?!” sibilò irritato il ragazzo,
“Dove sei Lauden Bonk?!” domandò Timo,
“In conservatorio! Tra poco ho lezione! Idiota!!”
“Ma che ci fai ancora in conservatorio a luglio?” chiese allibito il ragazzo,
“Ho le ultime lezioni! Ora devo..”
“Ieri ho incontrato Franky” disse con tono neutro Timo. Lo stato d’ira di David si placò, prese un respiro,
“Come è andata?” si informò,
“Non ci siamo nemmeno presentati. Tu l’avevi mai visto?”
“No..”
“Lui fa un sacco di occhietti dolci e Bess lo segue come un cagnolino scodinzolante. Che scena pietosa.” descrisse il ragazzo.
“Evidentemente le piace molto..” osservò David,
“Poteva dirmelo. Mi sono sentito un grandissimo scemo e io odio sentirmi uno scemo!” si sfogò,
“Dove sei?” chiese Lauden,
“A casa..” rispose Timo,
“Dai, vengo a casa tua, giochiamo a Tekken 3!”
“Ok! Ti aspetto!” disse con vocina scema ma contento del suo migliore amico.
Bess era ancora in pigiama e passava il tempo rotolandosi tra le coperte cercando di mimare i passi della coreografia per l’esibizione della sera. Si immaginava Juri accompagnarla nei movimenti, ma alla volta di un tour cadde dal letto. Ahia. Si voltò verso il suo nuovo vestito da spettacolo, le piaceva così rosso e semplice, Juri sapeva consigliare bene. Sospirò, Franky sarebbe venuto a vederla, sarebbe andato al Blue Moon solo per vederla ballare, il pensiero la faceva impazzire. Si sentiva una bambina, ma aveva avuto un solo amichetto da ragazzina e non sapeva come comportarsi, invidiava molto Heidi e Christian. Guardò l’ora, 11:50, mancavano ancora più di dieci ora al gran momento e lei era già spazientita, voleva danzare! Cercò di alzarsi ma era impigliata nel lenzuolo precipitato con lei, e appena provò a muoversi si trovò di nuovo col muso sul pavimento. Ahia. Se Timo fosse stato qui si sarebbe messo a ridere, ma poi mi avrebbe srotolata dalle lenzuola, pensò, e si coprì il volto con il lenzuolo.
Franky vagava senza meta per Friedrichstrasse sotto un sole opaco, si guardava attorno in cerca di ispirazione, ma vedeva solo negozi Luis Vitton, H&M, H&M e ancora H&M; ma quanti H&M ci sono nella seconda parte di Friedrich? si domandò stupito. Quella sera Bess avrebbe ballato tango davanti a lui, si sentiva impaziente ma allo stesso tempo sprovveduto di qualcosa. Ma certo! Alle etoile si regalano i fiori dopo un’esibizione! Il ragazzo aguzzò la vista per scovare un fiorista oltre Checkpoint Charlie quando, oramai dalle parti di Kreuzberg vide una signora china su dei vasi di fiori. Ma quanto ho camminato ? si chiese stupito. Corse verso il negozio pieno di euforia, ma si arrestò bruscamente, un bouquet forse era esagerato..una rosa rossa sarebbe stata perfetta, raffinata ma semplice.
Con l’avanzare del pomeriggio l’aria si fece fresca e insistente, d’altronde a Berlino quando è caldo fa caldo e quando fa freddo è freddo.
“Hai preso tutto il necessario per stasera?” domandò Heidi controllando dentro al borsone di Bess,
“Ho messo nel borsone tutto quello che avevamo scritto nella lista che hai attaccato con una puntina al mio armadio!” squittì l’amica; Heidi la guardò e sorrise teneramente, capiva davvero le attenzioni e le ansie di Timo.
“Il tuo avversario è di la Timo! Aaahh!”, urlò il povero David che si vide placcato e scaraventato sul divano. Ahi ahi.
“Simuliamo un combattimento di Tekken!” propose energico Timo, l’amico lo guardò e scosse lievemente la testa,
“Ti arrendi già?” domandò; David ammiccò. Zam. Timo era ben spalmato sul pavimento con il Lauden Bonk seduto sullo sua pancia e con un fiero sorriso.
“Non respiro..”cercò di dire il ragazzo,
“Allora la tua energia è esaurita, game over!” esultò David. Un cellulare ricevette un messaggio, era quello di David, Christian voleva sapere se era riuscito a convincere Sonnenschein a non fare il prezioso o se necessitava di un aiuto concreto. David osservò l’amico rantolare lungo pavimento e optò per la seconda possibilità.
“A dopo Bess!” disse Heidi salutando l’amica mentre si allontanava in macchina con Juri per raggiungere il Blue Moon; immediatamente il suo cellulare prese a suonare, era Christian:
“Ciao amore!” la salutò dall’altra parte del telefono,
“Amore!” esclamò lei,
“Dove sei di preciso?” chiese lui,
“Sono appena uscita dalla casa di Bess – disse- le ho fatto compagnia mentre aspettava che Juri la venisse a prendere, sennò rischiava di non arrivare al locale giusto non conoscendo bene la strada!” spiegò divertita la ragazza,
“Allora adesso possiamo stare sicuri che non salti l’esibizione!” commentò Christian.
“Tu cosa stai facendo invece?” domandò lei,
“Mi sto dirigendo verso la casa di Timo dove c’è anche David..c’è bisogno di una rimozione forzata” spiegò il ragazzo,
“Capisco. Devo venire anche io o posso andare a prepararmi?”
“Tranquilla cara, ci pensiamo io e Lauden!” disse lui,
“Allora ci vediamo più tardi! Ciao Chri!” lo salutò lei,
“A dopo principessa!” e chiusero la chiamata.
Il Blue Moon era un locale un po’ ai margini della città, non troppo spazioso, dagli interni in legno con luci soffuse. Le tre coppie avrebbero ballato su di una piattaforma rialzata dove generalmente si trovavano le consumazioni al bancone, ma per l’occasione avevano modificato un po’ l’assetto del posto. Bess si guardava attorno mentre passeggiava all’interno del locale, faceva scivolare le dita della mano destra da un tavolino all’altro, con così poca luce rischiava di inciampare in una sedia. Sentiva la tensione crescere. Ci sarebbero state molte persone quella sera, corpi ammassati illuminati da luci tenui.
“Sei davvero sensuale con questo vestito!” le disse il cugino Juri accarezzandole delicatamente una spalla.
“Lasciami! Non hai mandati d’arresto per portarmi via da casa mia!” urlò Timo ancorato agli stipiti della porta,
“Infatti questo è un sequestro!” specificò David, che aveva braccato l’amico per la vita e cercava di tirarlo a se,
“Non ci voglio venireee! Lasciami in paceee!” continuò a strillare il ragazzo. Nel frattempo era arrivato silenzioso Christian, il quale toccò sulla spalla David e i due si lanciarono un’occhiata d’intesa. Zamp.
“Nooo! Questo.. ah ah ah! Questo non vale! Ah ah ah! - Timo si contorceva dalle risate- Tu?! Maledetto Christian Linke!- disse fulminando con la sguardo l’amico che gli stava facendo il solletico – Dannato David Lauden Bonk! Hai pure un complice!”. Le ulteriori resistenze furono vane, i due aggressori ebbero la meglio sulla vittima, la quale si trovò in quattro e quattr’otto sulla macchina di Christian diretti verso il Blue Moon.
 
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41 replies since 27/8/2009, 17:39   522 views
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