Questo è un one-shot (strappalacrime per intenderci) risalente ad un anno fa, quando sentii la canzone Warum Nicht di Linke...
E' sempre in mezzo lui xD
L'avevo scritto in un momento di depressione
totale. (quando ho saputo del concerto annullato, e io avevo già i biglietti in pugno T___T) Vabbuono, dopo questa nenia eccovi qua la mia one shot di demenzialità
unica. xDxD
Ad ogni modo speriamo sia di vostro gradimento =D
Bando alle ciance:
Perché no…
La melodia continuava ad uscire dolcemente dalle casse, diffondendosi piano per tutta la stanza. Il ragazzo dai capelli di corvo la strinse a sé, mentre una lacrima rotolò solitaria e calda dalla guancia marmorea. “Nessuna risposta quando mi chiedo se questo ha davvero molto senso” sussurrò, mentre la voce gli si spezzava dal dolore. Le prese il volto, osservando gli occhi grigi e vacui della ragazza, che singhiozzava, il capo appoggiato al suo petto. Christian sentì il cuore pulsarle lento, a ritmo del suo fragile corpo scosso da singhiozzi irregolari. Le accarezzò la testa, cercando invano di tranquillizzarla. Ma il suo, il
loro dolore è talmente forte, capace persino di spaccare anche il muro più duro. “Non possono…loro…no…” Lui poggiò le labbra sul suo naso. “Stiamo così bene insieme…e non vedo perché debbano separarci…senza di te il mio mondo è cosi piccolo” E le lacrime gli rigarono veloci il viso. Abbracciati, mentre la canzone riecheggiava imperterrita ma inconsapevole. Avvicinarono entrambi i volti e le loro labbra si sfiorarono dolcemente, per poi continuare ad accarezzarsi. Si strinsero ancora di più. Le loro lacrime si mescolarono, scivolando scaltre lungo le guance e il collo. “E mi chiedo se” continuò Christian, baciando le labbra della ragazza “Se dobbiamo rischiare, provarlo…” Lei annuì. “Noi
dobbiamo farlo…non c’è un ‘provare’ Christian…” Gli prese le guance. “Dobbiamo rischiare.” A quelle parole un violento singhiozzo la percosse. Christian le fece appoggiare la testa sulla sua spalla, continuando ad accarezzarla sulla testa, per rassicurarla. Una fitta al cuore lo colse. E se fosse sbagliato, se fosse meglio continuare a vivere continuando per le proprie strade?
No. Nessuno dei due ce l’avrebbe fatta.
Dolci accordi di pianoforte avvolsero come velluto i due ragazzi, intenti a dar sfogo alla loro passione. Al loro ultimo momento passato insieme.
Gli accordi vennero sostituiti da gemiti lenti, da un respiro irregolare ed affannato. Avevano la possibilità di riempirsi di loro due, di imprimersi, di assaporare per l’ultima volta le labbra dell’altro, gli occhi, i lineamenti…la morbidezza della pelle dell’altro, del loro profumo. Ora erano una cosa sola. Le gambe intrecciate a quelle dell’altro, i corpi che si accarezzavano con tocchi sensuali, malinconici, stesi su quel gioco di mattonelle di marmo gelido. Insieme erano una cosa sola. Si amavano. Forse anche troppo.
In piedi. Una finestra.
“Pronta?” singhiozzò Christian, estraendo un coltello dalla tasca della felpa.
“Mai stata cosi pronta” rispose annuendo lei, sicura più che mai. Strinse di più il coltello che teneva nella mano sinistra. Un dubbio le chiuse lo stomaco. Era quella la soluzione più giusta da adottare? A quanto pare si. Non avevano scelta…
Si eressero sul largo balcone della finestra. Fecero un lungo respiro. Appoggiarono la punta dei coltelli al loro cuore. “Via.” Fu un colpo leggero, l’ultima parola. Gli occhi azzurri di Christian si chiusero lentamente, un lieve mugolio, lasciando che il corpo cadesse pesantemente a terra, dalla finestra, colorando l’erba di vermiglio. Lei osservò il suo amato cadere, privo di vita, il segno del coltello sul petto. Morire o non morire? Pensò tremante. Lei lo amava. Lo avrebbe seguito in capo al mondo. Guardò il pugnale, la lama scintillante alla luce argentea della luna. Sembrava dirle: fallo. E’ ciò che vuoi, no? Si morse il labbro. Si, è ciò che voglio, pensò sicura, stringendo la lama ancora più forte, quasi fino a squarciarle la pelle. Guardò la luna. Cacciò un’ultima lacrima indietro e, respirando a fondo, chiuse gli occhi e lasciò che la lama fece il suo dovere. Il suo corpo cadde pesante accanto a quello del ragazzo, e per pura fatalità la sua mano incontrò quella di lui.
Le ultime note della canzone si spensero insieme a loro due.
Mi è venuto il groppo finchè la scrivevo xD
